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giovedì, Aprile 25, 2024
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cliente accoltellato dal barista

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MELITO – “Esci fuori, ubriaco, tornatene a casa”. Sarebbe cominciata così, con qualche insulto e con qualche bicchiere di troppo, tra il bancone del bar e i tavoli da biliardo. È finita con un trentasettenne, Giuseppe Moraca, ricoverato in ospedale per diverse coltellate alla mano destra e alle braccia, e un barista di 67 anni, Salvatore Chianese, originario di Mugnano, denunciato a piede libero per lesioni aggravate. E sarebbe potuta anche andar peggio se Moraca non avesse tentato di difendersi con le mani e non avesse impedito alla lama del serramanico di colpire organi vitali. Cronache da Melito, 34’000 anime alla periferia nord-ovest di Napoli. Bar “degli artisti”, via Roma. Uno di quei locali a metà strada fra la caffetteria e la taverna, che chiude in piena notte e apre all’alba. Qui si discute, si ride, si beve (forse troppo), si ascolta la musica degli stereo delle auto parcheggiate davanti.

Le prime scintille scoccano attorno alle due della notte fra lunedì e ieri. Protagonisti, da una parte, il titolare dell’esercizio, Salvatore Chianese, dall’ altra un cliente originario del posto, Moraca. Il 37enne era venuto nel locale per passare in po’ di tempo, una chiacchiera qua, una partita là. Una serata apparentemente come tante. Invece è successo il finimondo. Una birra di troppo accende le passioni, accentua le rivalità, esaspera gli animi. Sta di fatto che il 37enne, sotto l’effetto dell’alcool, prende a insultare i clienti, a delirare a voce alta: a dar fastidio, insomma. Il titolare del bar lo invita più volte a lasciare il locale. Non è escluso che in passato i due si fossero già incrociati nell’esercizio. Sono le tre quando scoppia la rissa. Prima le parole grosse, poi i ceffoni. Sembra la solita zuffa, la solita scazzottata, la solita storia… e invece no. Perché all’improvviso c’è una coltellata, poi un’altra, poi un’altra ancora. E’ il barista che impugna la lama, che colpisce quel cliente “fastidioso”, preda di una furia incontrollabile. Giuseppe Moraca si copre con le braccia, tenta di schivare i colpi. Vanamente. Il 37enne, colpito alle braccia da diversi fendenti , riesce a restare in piedi. Perde sangue a fiotti, ma trova la forza di scappare. Corre per qualche secondo, si avvicina all’uscita. Sul posto piomba una volante dei carabinieri della compagnia di Giugliano. Moraca viene trasportato al vicino ospedale “San Giuliano”. Le sue condizioni, apparse in un primo momento gravi, si stabilizzano nella prima mattinata. Per lui la prognosi è di trenta giorni. Il titolare del bar viene subito intercettato dagli agenti. I carabinieri, diretti dal capitano Gianluca Trombetti e dal tenente Orazio Ianniello, lo trovano di fronte al bancone del bar, in evidente stato confusionale. Dovrà rispondere di lesioni aggravate.

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