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venerdì, Aprile 19, 2024
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Tensioni a Forcella: picchiato in strada il nipote di Dragonetti: insieme al cognato fu ammazzato in vico Pergole un mese fa

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Non si ferma il clima di odio e intimidazione nella zona tra Forcella e il Borgo Sant’Antonio Abate, il cosiddetto ‘Buvero’: ieri sera alcuni sconosciuti avrebbero aggredito in strada a Forcella il nipote di Salvatore Dragonetti colpendolo ripetutamente con un casco di una moto e proferendogli minacce. Non si conoscono ancora i dettagli dell’episodio ma le forze dell’ordine restano con gli occhi ben vigili su una zona dove la tensione si taglia a fette.

L’uomo aggredito A.E. è il genero di Mario Dragonetti(fratello di Salvatore):un mese fa proprio Salvatore Dragonetti, insieme al cognato Eduardo Amoroso furono trucidati nei pressi della loro abitazione in vico Pergole all’Avvocata. Per gli inquirenti i due avevano ‘sconfinato’. Avevano avanzato richieste dove non dovevano. E’ questa la pista principale seguita dagli investigatori che stanno indagando sulla morte di Eduardo Amoroso e Salvatore Dragonetti, due personaggi imparentati con una costola del clan Giuliano. Entrambi avrebbero fatto richieste estorsive nella zona del Vasto entrando così nel mirino del gruppo che ha la sua roccaforte tra San Giovanniello e il rione Amicizia. Una punizione esemplare contro due personaggi legati a quello che un tempo era il gruppo a capo di Forcella. Amoroso era inoltre cognato di Dragonetti in quanto marito della sorella. In passato fu arrestato con gli uomini di Eduardo Bove, il “proconsole” diVincenzo Mazzarella a Forcella, poi assassinato a casa proprio dagli stessi Mazzarella per i suoi desideri di autonomia. Dragonetti ha invece sposato Tania Giuliano figlia di Luigi Giuliano ‘o barone. Il duplice omicidio di vico Pergola all’Avvocata apre dunque scenari inquietanti: è questo lo scenario su cui si stanno concentrando gli investigatori. Libero dallo scorso giugno, Amoroso era diventato un problema, molto probabilmente per i diretti concorrenti alla gestione degli affari illegali in una delle zone a più alta densità commerciale di Napoli. Forse questa eccessiva spavalderia gli è costata caro: la punizione è stata firmata col suo sangue e quello di suo cognato.

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