Nel pomeriggio di ieri, dopo aver raccolto segnalazioni relative allo sfruttamento della prostituzione in case private a Salerno ed al fine di contrastare il fenomeno, i Falchi della Squadra mobile di Salerno, dopo un idoneo servizio di raccolta dati tramite internet sui vari siti dedicati a tali incontri e un mirato servizio di controllo del territorio, sono intervenuti in via Benedetto Croce a Salerno e hanno proceduto al sequestro di un’abitazione adibita a “casa chiusa”.
L’inquilino trovata all’interno dell’appartamento, infatti, traeva profitto da un’altra persona affidataria dell’immobile e dedita alla prostituzione. Quest’ultimo, come è emerso nelle indagini dei poliziotti, aveva pubblicizzato le sue qualità di transessuale con il proprio numero di telefono e da cui riceveva le richieste di appuntamenti per prestazioni sessuali il cui compenso partiva da un minimo di 150 euro a prestazione fino a raggiungere alte cifre in caso di richieste diverse e particolari.
Per questo motivo il colombiano 29enne C.C. H.F. aveva ricevuto in affidamento dal 50enne salernitano M.R. l’appartamento di via Croce. E’ stato ricostruito che il proprietario della casa traeva un guadagno giornaliero di 30 euro che lo stesso 29enne gli versava come da accordi presi.
Per tale motivo, oltre il sequestro dell’appartamento, a carico dell’italiano M.R. si è configurato anche il reato di favoreggiamento, reclutamento e sfruttamento della prostituzione. Per questo motivo è stato segnalato alla locale Procura della Repubblica di Salerno. Sono in corso ulteriori indagini al fine di acclarare eventuali responsabilità a carico di altre persone nel giro di prostituzione in via Croce.
