Uno è finito nel carcere minorile, il complice ha ottenito il collocamento in una comunità: questa la decisione del Gip presso il tribunale dei Minori, Dott.ssa Angela Draetta, per i due ragazzi accusati di aver rapinato una coppietta ed stuprato una ragazza ad Afragola. Ricostruiti quegli attimi tremendi che hanno portato all’arresto dei due giovanissimi, entrambi di Casoria (difesi dagli avvocati Dario Carmine Procentese e avv Vincenzo Paglionico), accusati di concorso in rapina aggravatae porto di arma, e di violenza sessuale. I due hanno reso dichiarazioni confessorie durante l’udienza di convalida.
La coppietta ha raccontato che erano le 4 di notte quando si trovanofermi a bordo dell’auto ad Afragola in via Ugo La Malfa nei pressi dell’istituto scolastico “Aldo Moro” quando all’improvviso due soggetti con volto travisato in sella ad uno scooter si erano avvicinati alla vettura e uno di essi armato di pistola a tamburo era sceso dal mezzo e li aveva minacciati intimando di aprire lo sportello e consegnargli tutto quanto in loro possesso; cosa che loro avevano fatto (40 euro e un telefono cellulare. Uno dei due, non contento aveva aperto il tamburo dell’arma e mostrato i colpi all’interno, imponendo anche di aprire il cofano posteriore per rovistarvi. Dopo di che faceva sedere il ragazzo al posto di guida e si metteva seduto dietro dove era c’era la ragazza dicendole che se non avesse avuto un rapporto con lui avrebbe sparato in testa al ragazzo. Il giovane costrunse la donna a scendere dall’auto ed a praticargli del sesso orale.
Dalle telecamere si è riusciti a risalire alla terribile dinamica. Particolarmente significativo era il fatto che il soggetto rimasto sullo scooter, nelle fasi della violenza sessuale, si era portato proprio vicino allo sportello posteriore e l’aveva aperto richiamando l’attenzione del complice e dicendo “non la pensare a questa puttana!”.
Gli inquirenti sono riusciti a risalire al telefono rapinato che nel frattempo era stato dato ad un altro soggetto, il quale ha riferito chi glielo avesse dato e che i due avevano anche effettuano la violenza sessuale. In questo modo la polizia i due sono stati identificati e fermati. Nel corso della verbalizzazione entrambi hanno ammesso gli addebiti, compreso di aver usato violenza contro la donna. Uno dei due aveva già precedenti infatti era stato già seguito dai Servizi Sociali Ministeriali per un percorso di messa alla prova per altro reato.