“I’m scared!… I’m scared!”, ho paura. Sono le ultime parole di Ronald Greene, un afroamericano di 49 anni, mentre un gruppo di poliziotti lo prende a calci, pugni, lo trascina sanguinante per terra continuando a colpirlo con un taser. Di lì a poco l’uomo, che era disarmato, muore. Siamo in Louisiana, lo stato del sud degli Usa con una triste storia alle spalle di linciaggi. Le immagini shock risalgono al 2019, riprese dalla body cam di uno dei poliziotti dopo un inseguimento ad alta velocità. Per due anni le autorità si sono rifiutate di renderle pubbliche, ma ora è stata l’Associated Press ad ottenerle. (ANSA)
Le altre notizie | Si fermano i lanci di razzi, Israele e Hamas accettano il cessate il fuoco
Varie fonti indicano che lo sforzo di mediazione, condotto dall’Egitto e dall’inviato dell’Onu Tom Wennesland in Qatar, abbia sortito l’effetto sperato e che la calma è destinata a tornare tra Israele e la Striscia.
Il cessate il fuoco è “una vera opportunità” per fare progressi dopo il conflitto israelo-palestinese. Sono le parole di Biden parlando dalla Casa Bianca, mentre il dipartimento di Stato Usa ha annunciato che il segretario di Stato americano Antony Blinken si recherà in Medio Oriente “nei prossimi giorni” per incontrare le sue controparti “israeliane, palestinesi e regionali” per “lavorare insieme per costruire un futuro migliore per israeliani e palestinesi”.
Un plauso è arrivato dal segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che ha chiesto a “entrambe le parti di osservare la tregua”. Hamas intanto ha rivendicato la ‘”vittoria”, come ha detto Khalil al-Hayya, numero due dell’ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza. Parola arrivate durante un discorso davanti a migliaia di persone che celebravano a Gaza l’entrata in vigore del cessate. L’alto responsabile del movimento ha inoltre promesso di “ricostruire” le case distrutte dagli attacchi israeliani.