Momenti di panico quelli vissuti ieri sera da Luca Abete e la sua troupe, aggrediti a Caivano mentre giravano un servizio sulla vendita illegale di auto sottoposte a sequestro. Un meccanismo che permetteva di recuperare pezzi di ricambio per il mercato nero. La situazione è peggiorata quando Luca Abete si è presentato sul posto per chiedere spiegazioni. A quel punto il venditore, dopo essersi rifugiato per un po’ in casa, ha scatenato una caccia all’inviato, in compagnia della madre. Da lì, sono partiti calci, pugni, spintoni e minacce.
Il post di Luca Abete
“Una volta smascherati, mamma e figlio, reagiscono così”. Si credono autorizzati a poter fare tutto: sia gli imbrogli che le aggressioni a chi li smaschera! Questo amorevole scambio di opinioni mi è costato cinque giorni di prognosi, ma c’è la grande soddisfazione di aver combattuto anche stavolta per la legalità! Grazie a tutti per i messaggi di solidarietà!