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sabato, Aprile 20, 2024
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Agguato a Santangelo e De Luca, così hanno agito i killer. LE FOTO DELL’AUTO CRIVELLATA

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Epurazione interna ed uno sgarro all’interno del cartello criminale della Vanella Grassi. Questa la pista principale seguita sull’omicidio di chiaro stampo camorristico in cui è caduto ieri Giuseppe Santangelo, classe 1989, ritenuto dalle forze dell’ordine vicino agli ambienti del gruppo Amato-Pagano. Santangelo è morto all’istante mentre Fabio De Luca, anch’egli conosciuto alle forze dell’ordine, e arrivato all’ospedale San Giovanni Bosco in condizioni disperate prima del trasferimento all’ospedale del Mare, dove è tenuto in coma farmacologico a causa delle ferite al volto e al petto.

L’agguato è avvenuto a San Pietro a Patierno

L’agguato è avvenuto a San Pietro a Patierno, storica roccaforte della Vanella e dove da qualche tempo si è formato questo nuovo gruppo criminale guidato da ‘a gallina. Si tratta di un ex ras dei Licciardi da poco scarcerato che avrebbe siglato un accordo, un patto d’acciaio con la ‘Nuova Vanella Grassi’ ossia gli eredi di Carmine Grimaldi ‘Bombolone’ da tempo mente economica del gruppo diviso in tre rami ma di fatto subordinati a ciò che viene ormai da tempo deciso tra il Perrone e San Pietro a Patierno (di dove sono originari i tre nipoti di Grimaldi). Una vicinanza che, secondo le forze dell’ordine, risale a quando ‘Bombolone’ fu ucciso perché non era passato dalla parte dei Sacco-Bocchetti. «Lui era il referente a San Pietro a Paterno per i Licciardi nello spaccio di droga. Almeno, era questo che si diceva tra noi», questo quanto dichiarò qualche anno fa il collaboratore di giustizia Giovanni Piana.

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Le indagini

In questo contesto criminale è maturata l’esecuzione di Giuseppe Santangelo. Quello che sembra certo è che l’omicidio sia maturato per questioni relative alla droga o addirittura per questioni passionali, tesi questa da verificare. L’ambiente criminale è in forte fibrillazione. L’ultimo frame catturato dalle telecamere documenta il transito del veicolo con a bordo i due in una Suzuki Splash in Corso Garibaldi, poi i killer hanno agito nelle vicinanze di San Pietro a Patierno.

Chi è Giuseppe Santangelo

Giuseppe Santangelo, classe 1989, è ritenuto dalle forze dell’ordine vicino agli ambienti del gruppo Amato-Pagano. In particolare in passato era vicino al gruppo del ras scissionista Ciro Mauriello. Da almeno 3 anni però si erano perse le sue tracce a Melito. Santangelo era in compagnia di De Luca, ritenuto orbitante ai Mazzarella. Il nome di Santangelo non è nuovo alle cronache. Fu coinvolto nel blitz anticamorra interrotto nel 2015, quando, secondo gli inquirenti, si stava per firmare un nuovo patto tra i nuovi clan emergenti e un asse criminale inedito tra Secondigliano e Forcella. Il blitz fu eseguito nella polizia
all’interno di un appartamento nel cuore dei Decumani, dove si erano dati appuntamento un gruppo di presunti camorristi per tenere un vertice che avrebbe dovuto siglare un patto di ferro tra gli uomini degli Scissionisti e della famiglia Sibillo, considerati i nuovi «padroni» del centro storico. Dieci persone finirono in manette, tra cui anche Elia Cancello, finiti in carcere, e Luigi Di Rupo, poi ucciso. 

 

 

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