Al Bano si prende una pausa. Il cantante di Cellino San Marco ha voluto precisare che a fine anno smetterà di cantare, ma solo come misura temporanea per rimettersi in sesto dopo un periodo in cui la sua salute è stata un po’ traballante.
Ospite di “Matrix Chiambretti”, Carrisi ha detto: «Sono semplicemente cosciente del fatto che i segnali che il corpo mi ha mandato sono molto molto seri».
«Devo fermarmi, capire a che punto sto, riassettare la macchina. Durerà un anno, cinque mesi, due anni, non lo so. Quando la mia macchina sarà perfetta come la conosco io, vai tranquillo perché senza cantare sto male, sarebbe una malattia», ha aggiunto.
IL RAPPORTO TRA AL BANO E ROMINA POWER
Del ritrovato sodalizio professionale con l’ex moglie Romina Power ha invece detto. «Non mi fidavo per niente di Romina, guardavo l’avvenimento con sfiducia. Devo dire che mi sbagliavo».
Ma cosa ne pensa del fatto che lei sempre più spesso parla di lui con toni molto teneri in tv e in altri contesti mediatici?. «Sentimenti così forti sarebbe interessante saperli tenerli chiusi dentro. Questo è il mio pensiero, che però non corrisponde al pensiero di Romina. Ma è meglio che ci siano persone che parlino d’amore, piuttosto che esibire l’odio», ha concluso.
Albano Carrisi, l’amatissimo artista di Cellino San Marco, è tornato a parlare della sua ex moglie Romina Power nell’ultima puntata di Matrix Chiambretti. Stuzzicato dal conduttore, Al Bano ha voluto mettere in chiaro alcune situazioni circa la sua vita privata. “Non voglio fare Barbara d’Urso ed entrare nella vita privata delle persone – ha asserito Chiambretti – però come ti sei spiegato di essere così al centro dell’interesse popolare?“. “Ti chiamerò Barbaro – ha ironizzato Al Bano – non lo so quando trovi la risposta dimmela. Tutta questa masnada di copertine è troppo e il troppo storpia. Rimango senza parole perché secondo me – sottolinea Al Bano – sentimenti così forti sarebbe importante tenerli dentro, ma il mio pensiero non corrisponde a quello di Romina. Però è meglio parlare di amore che dell’odio che popola le cronache“.
