Proseguono le operazioni di sgombero degli alloggi occupati abusivamente nel quartiere ex 219 di Pomigliano d’Arco. Ieri, gli agenti della Polizia Locale coordinata dal tenente Andrea D’Ambrosio, hanno liberato altri due locali condominiali trasformati in abitazioni in assenza di qualsiasi titolo legittimo di occupazione.
Controlli negli alloggi occupati abusivamente
Quest’ultimo intervento si inserisce in un piano strategico più ampio promosso dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Raffaele Russo. Un’attività mirata al ripristino della legalità urbana e alla tutela dei residenti nei quartieri popolari, dove si registrano ancora numerosi casi di occupazione irregolare. Le autorità stanno intensificando le attività di controllo nel quartiere ex 219, da tempo al centro dell’attenzione per situazioni abitative critiche.
Già nel mese di maggio, la Polizia Locale, intervenuta nella zona del “Parco Partenope”, aveva sgomberato due locali al piano terra occupati abusivamente. Quest’ultimi erano stati trasformati in abitazioni prive di qualsiasi autorizzazione urbanistica e igienico-sanitaria. In quell’occasione, una delle due occupanti, una donna con due figli minori, risultava già destinataria di uno sgombero nel 2024 e aveva fatto ritorno nell’immobile senza titolo. Entrambe le strutture furono poste sotto sequestro e gli occupanti denunciati.
Un primo passo verso la legalità e l’inclusione
“L’azione in corso – spiegano dal Comune – testimonia la volontà dell’Amministrazione di contrastare con fermezza le sacche di illegalità presenti sul territorio. La sicurezza urbana passa anche dal rispetto delle regole e dalla restituzione degli spazi comuni alla cittadinanza”. Il piano operativo della Polizia Locale, affiancato dai servizi sociali, prevede il monitoraggio costante del territorio. Inoltre, è previsa anche l’attivazione di misure a tutela dei diritti fondamentali, al fine di avvicinarsi sempre più al ripristino della legalità e inclusione. Tra gli obiettivi dichiarati, anche il contrasto ai reati di genere, spesso legati a situazioni di degrado abitativo.
L’Amministrazione comunale sta parallelamente potenziando gli strumenti di supporto per le fasce più fragili della popolazione, con la convinzione “che giustizia sociale e rispetto della legge devono camminare insieme per una città più giusta e vivibile“.