Gennaro Spina fu ucciso perchè sospettato di aver fatto una ‘filata’ ossia di aver indicato al killer Salvatore Barbato ‘Totore Mezzanotte’ pochi istanti prima che questi perdesse la vita trucidato dai killer. Fu dunque un’epurazione interna quella avvenuta il 24 ottobre del 2012 nel rione Berlingieri. Un’esecuzione avvenuta sotto gli occhi di diversi bambini che dovettero assistere all’orrore che si materializzò dinnanzi ai loro occhi. Omicidio che da oggi per la Procura ha dei responsabili ben precisi: sono nove le persone indagate raggiunte da ordinanza di custodia cautelare. Il provvedimento cautelare ha interessato i boss Gennaro e Angelo Abbinante, figli del capoclan Guido, il primo detenuto a Santa Maria Capua Vedere e il secondo a Capua; il ras della Vanella Grassi Umberto Accurso (detenuto a Novara); suo cugino Antonio Mennetta (detenuto a Sassari); Luigi Aruta ‘Pilotino’ detenuto a Frosinone; Antonio De Vita (detenuto a Rossano), considerato il braccio destro di Mennetta nonchè colui che ne curava la latitanza; Alessandro Grazioso (detenuto a Salerno), anche lui al soldo della Vanella Grassi, Giuseppe Montanera ‘Pippotto’ e Giovanni Carriello ‘o brigant esponente di primo piano del clan Abbinante del Monterosa.
Di Gennaro Spina aveva parlato il collaboratore di giustizia Giovanni Illiano raccontando che Spina aveva rubato 10mila euro al clan Amato quando militava nelle fila degli Scissionisti:« Gennaro Spina per la sottrazione dei soldi a Raffaele Amato, ma credo che gli esecutori siano della Vanella, anche si tratta di congetture che faccio sulla base delle concrete modalità dell ‘omicidio e non per saperlo. In ogni caso la Vanella può aver fatto un piacere agli Amato perché in questo momento storico la Vanella è alleata degli Amato-Pagano».
