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mercoledì, Maggio 8, 2024
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Angelo e Gerardina dimessi due volte prima del dramma, aperta un’inchiesta sulla morte: sequestrata il ristorante ad Ariano Irpino

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Potrebbe essere stato il pasto consumato in una pizzeria sabato sera la causa della morte di Gerardina Corsano, la 46enne che i sanitari del pronto soccorso dell’ospedale “Frangipane” di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, hanno invano tentato di salvare.

Si sospetta fortemente di una intossicazione da botulino. Il marito di Gerardina, l’imprenditore agricolo 52enne, Angelo Meninno, ricoverato insieme alla moglie al “Frangipane” con gli stessi sintomi, è stato trasferito nella serata di ieri al “Cotugno” di Napoli. Le sue condizioni sono stazionarie nella loro gravità.

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Sposati da due anni, Gerardina e Angelo avevano accusato i primi malesseri nella tarda serata di sabato, dopo essere rientrati a casa nella contrada di Fiumarelle, al confine tra i comuni di Ariano irpino e Flumeri. L’indomani i dolori sono progressivamente aumentati e la coppia, che stava partecipando ad un battesimo di cui Gerardina era la madrina, ha deciso di lasciare la cerimonia per farsi visitare in ospedale. Dopo gli accertamenti svolti in Pronto Soccorso erano stati dimessi. La stessa cosa il giorno dopo, lunedì, quando per la persistenza del dolore, sono tornati nuovamente in ospedale e, da qui, nuovamente dimessi. Durante la notte tra lunedì e martedì la situazione è precipitata: il ricovero d’urgenza in ospedale non ha salvato la vita a Gerardina, ricoverata insieme al marito, in preda a spasmi, dolori fortissimi e sudori freddi.

Sarà l’autopsia disposta dal pm del Tribunale di Benevento, Marilia Capitanio, a stabilire se il decesso sia riconducibile alla intossicazione da botulino. Il magistrato ha anche disposto il sequestro del locale di Ariano Irpino in cui la coppia aveva consumato la cena. Il provvedimento è stato eseguito dagli agenti del locale Commissariato della Polizia di Stato. Una nipote della coppia avrebbe riferito che durante la cena in pizzeria, Angelo dopo aver condito la pizza con olio al peperoncino, avrebbe avvertito uno strano odore, invitando la moglie ad assaggiarne un pezzo.

Il 52enne, imprenditore agricolo, è attualmente ricoverato nell’ospedale “Cotugno” di Napoli e le sue condizioni sono stazionarie nella loro gravità

L’esperto: non è semplice individuare il botulino

Una nipote della coppia avrebbe riferito che durante la cena in pizzeria, Angelo dopo aver condito la pizza con olio al peperoncino, avrebbe avvertito uno strano odore, invitando la moglie ad assaggiarne un pezzo. Ma Antonio Limone, direttore dell’Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno, spiega che «gli alimenti contaminati dal botulino non presentano odore, colore e sapore particolari». «Non è semplice – continua l’esperto, «individuare l’intossicazione da botulino, soprattutto se il paziente non presenta le classiche manifestazioni neurologiche. Se il clostridium o la tossina non vengono isolati in laboratorio non si può dire con certezza che si tratti di botulino».

 

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