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Antonella Iaccarino bruciata viva a Quarto, condannato all’ergastolo il vicino di casa

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La seconda sezione della corte di assise di Napoli (presidente Cristiano) ha condannato all’ergastolo Francesco Riccio, l’uomo che il 5 settembre 2023 dopo una lite per un posto auto nel cortile condominiale diede alle fiamme la sua vicina di casa Antonella Iaccarino, la donna morta a 48 anni dopo 47 giorni di agonia per le gravissime ustioni riportate.

Presenti in aula i familiari della vittima, alcuni in lacrime quando il giudice ha letto il dispositivo di sentenza.

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Il giudice ha accolto la richiesta formulata dalla Procura di Napoli, rappresentata in processo dal sostituto procuratore Maurizio De Marco.

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Undici anni e otto mesi di reclusione con esclusione della premeditazione e della detenzione dell’arma. Riduzione di pena (in primo grado gli furono comminati 14 anni di carcere) per Emanuele Civita, il giovane ora 21enne che nel maggio del 2023 a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli, durante una ‘stesa’, un raid in piazza, sparando all’impazzata ferì per fortuna solo di striscio alla testa una bimba di appena 10 anni.

A emettere la sentenza, è stata la Corte di Appello di Napoli. Nel luglio del 2024 la sentenza di primo grado che lo riconobbe colpevole di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso. Nel raid commesso con un minorenne rimasero feriti anche i genitori mentre rimase miracolosamente illeso il fratellino della bimba. Civita e il minorenne vennero ripresi dai sistemi di videosorveglianza durante la stesa, scattata in pieno centro e durante una serata di primavera.

“Siamo in attesa di conoscere il contenuto delle motivazioni – commenta l’avvocato Roberto Russo, legale della famiglia della bimba – ma ci riteniamo più che soddisfatti per la sostanziale conferma dell’impianto accusatorio che ribadisce la correttezza della configurazione giuridica sostenuta dal primo giudice e, dunque, della sussistenza in capo al Civita della volontà omicidiaria, sebbene nella forma del tentativo”.

Anche la Fondazione Polis si è costituita parte civile al processo dinnanzi al giudici della prima sezione della Corte di Appello di Napoli: ad accompagnare i familiari della piccola vittima in aula anche un’equipe multidisciplinare della Fondazione Polis.

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Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.
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