Si è svolto questa mattina il processo d’appello (III sezione) che vedeva imputati Salvatore Fido, reggente del clan Mazzarella prima della sua cattura, e Maurizio Donadeo, ras di San Giovanni a Teduccio. I due erano imputati per camorra e associazione dedita al traffico di droga per conto del clan Mazzarella. I due hanno ottenuto sconti di pena, frutto dell’abile strategia difensiva dei loro legali. Donadeo, rispetto ai dieci anni rimediati in primo grado, è stato condannato a 8 anni di reclusione. Il ras era difeso dall’avvocato Leopoldo Perone e Mauro Zollo. Fido invece ha incassato una condanna a 19 anni e 9 mesi di reclusione ma in continuazione con altre due precedenti condanne. La sua situazione è dunque radicalmente cambiata visto che, avendo già scontato undici anni di carcere gliene restano otto anni. L’uomo era difeso da Domenico Dello Iacono e Giuseppe Milazzo. Il legale è riuscito ad ottenere l’esclusione dell’aggravante per il suo assistito di essere il promotore del clan. Donadeo invece, grazie all’abile strategia difensiva del suo legale, si è visto decadere l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.
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