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giovedì, Marzo 28, 2024
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Arturo Equabile catturato a Giugliano, dall’incidente sul gommone all’amicizia con Davide Bifolco

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Latitante catturato al Village a Giugliano, in manette anche la compagna. Era irreperibile da quando, nel novembre del 2021, era evaso dalla misura degli arresti domiciliari cui era sottoposto ma i Carabinieri della compagnia di Pozzuoli non hanno mai smesso di cercarlo e questa mattina alle 6 lo hanno arrestato. A finire in manette il 32enne del rione Traiano Arturo Equabile. L’uomo era evaso dagli arresti domiciliari e la Corte di Appello di Napoli aveva emesso poco dopo un provvedimento definitivo nei suoi confronti per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.

Da quasi un anno i Carabinieri lo stavano cercando con diversi appostamenti e pedinamenti alla sua compagna e questa mattina sono scattate le manette. Il covo è stato individuato all’interno del residence Village a Giugliano dove l’uomo risiedeva sotto falso nome.

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Arrestata anche la compagna del latitante, una 32enne incensurata puteolana. Risponderà del reato di procurata inosservanza di pena. Per gli arrestati ora due destini diversi. L’uomo è stato trasferito nel carcere di Secondigliano dove dovrà scontare 2 anni, 5 mesi e 14 giorni di pena mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari in attesa di giudizio. Durante l’operazione i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato nell’auto che il 32enne utilizzava per spostarsi una pistola scacciacani e due caschi da moto.

Chi è Arturo Equabile

Equabile è un personaggio molto noto alle cronache. L’ultima volta era stato catturato grazie ai social network. Nonostante fosse latitante scriveva “Wanted” sotto una foto scattata in un appartamento. Latitante per la giustizia, ma reperibile sui social network. A metà agosto si fa ritrarre in un locale della Sardegna, un’altra immagine lo raffigura in uno spiazzo fra palazzoni, forse al Rione Traiano. E quando si consuma la tragedia in cui perde la vita Davide Bifolco, Equabile si concede ai cronisti del Fatto e dice: «Lo volete capire onochesuquelmotorinononc’ero?».

Arturo era rimasto coinvolto cinque anni fa in un terribile incidente in mare: l’11 agosto del 2009 infatti Equabile era a bordo del gommone che, viaggiando alla velocità di venti nodi, si scontrò nelle acque al largo di Nisida con un’altra imbarcazione sulla quale si trovava una coppia. Nell’impatto rimase gravemente ferita la donna, Patrizia Cerbella, che morì il giorno successivo. In quel momento, Equabile non si trovava alla guida del gommone. Insieme al conducente, prestò i primi soccorsi alle vittime ma, una volta arrivati sulla terraferma, si allontanò senza farsi identificare. Fu individuato qualche giorno dopo, la sua posizione fu comunque subito archiviata in quanto le testimonianze esclusero che fosse lui al timone. Un anno dopo, Equabile fu segnalato insieme ad altre sei persone all’interno di una piazza di spaccio. Poi sono arrivate l’accusa di furto, gli arresti domiciliari, l’evasione e la caccia all’uomo. A giugno, Equabile era sfuggito una prima volta all’arresto mentre si trovava in auto. La notte fra il 4 e 5 settembre, l’inseguimento al Rione Traiano e la morte di Davide Bifolco.

 

 

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