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giovedì, Aprile 25, 2024
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Arzano, l’agguato nel circolo fa salire la tensione tra i Cristiano ed i Monfregolo

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Due persone sono state ferite alle gambe con colpi di pistola in un agguato avvenuto in serata ad Arzano nel Napoletano. Secondo quanto si è appreso il ferimento è avvenuto in Vai dell’Annunziata davanti ad un circolo ricreativo. Le due persone sono state portate nell’ospedale di Frattamaggiore; le loro condizioni non sarebbero gravi.

E’ sempre più guerra tra gruppi rivali ad Arzano dove ieri sera i carabinieri della compagnia di Casoria sono intervenuti in via Roma. Due soggetti sono rimasti feriti per colpi d’arma da fuoco. I feriti, già trasportati presso l’ospedale di Frattamaggiore,  in pericolo di vita, sono Antonio Alterio, 28enne, fratello del ras delle palazzine Raffaele ‘o sceriff: il giovane ha riportato una ferita ad un piede.

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L’altra persona colpita è Daniele Laperuta, 32enne, incensurato, anche lui ferito ad un piede. Sul posto sono stati rivenuti al momento 9 bossoli cal. 9×21. Il luogo dove è avvenuto l’evento è un circolo ricreativo e probabilmente i due erano lì o comunque nei pressi. La parentela del primo ferito spingerebbe gli inquirenti ad ipotizzare la ripresa dello scontro tra i Cristiano-Mormile da una parte e il gruppo Monfregolo dall’altra. Secondo le ultime informative delle forze dell’ordine Alterio sarebbe proprio vicino ai Monfregolo, sodalizio al momento dominante su Arzano.

La cacciata dei Cristiano ed il ritorno dei Monfregolo: alta tensione ad Arzano

Altissima tensione ad Arzano, prima gli agguati di camorra poi le intimidazione e le stese: è guerra tra la famiglia Cristiano, oramai sotto attacco, e il ritorno dei Monfregolo. L’ultimo episodio è l’incendio del furgone del suocero del boss Pietro Cristiano. A ricostruire gli equilibri e le vicende è il noto giornalista Mimmo Rubio, finito sotto protezione per le sue denunce. “Dopo l’agguato di un mese fa al Roxy Bar in cui fu ucciso Salvatore Petrillo, nipote di Pasquale Cristiano, attualmente detenuto, ex boss del clan della 167 di Arzano, ramificazione degli Amato-Pagano, l’organizzazione criminale dei cosiddetti “scissionisti”, e ferite altre quattro persone, comprese due persone che non c’entravano nulla con gli ambienti criminali, la città di Arzano è di fatto sprofondata in una cappa di terrore e paura.

Tant’è che appena si è “abbassati la guardia” si sono registrati i contemporanei cortei in città di sconosciuti con volti travisati a bordo di varie auto e in sella a diverse moto per le strade per dire che ora a comandare Arzano non sono più gli uomini legati al boss Cristiano ma loro, ossia i fedelissimi dell’ex boss Giuseppe Monfregolo, ras della 167, anch’egli attualmente detenuto (arrestato dai carabinieri nel maggio del 2019 ad Afragola).

Secondo radio-città  il gruppo dei Monfregolo avrebbe già cacciato fuori dalla città familiari e affini, anche con azioni intimidatorie, dell’ex boss Cristiano. La base operativa del clan si sarebbe spostata momentaneamente a ridosso del centro storico e nella zona di via Pecchia, in attesa di preparare poi il rientro definitivo nella roccaforte della 167”.

Le parole del Comitato di liberazione dalla Camorra Area Nord di Napoli

“Di nuovo si spara ad Arzano. Ci sarebbero dei feriti nella sparatoria di stasera. Abbiamo acceso i riflettori sulla guerra tra i clan della camorra nell’area Nord di Napoli che parte dalla 167 di Arzano e che coinvolge più comuni dove vivono i camorristi dei clan in lotta” afferma il Comitato di liberazione dalla Camorra Area Nord di Napoli. “Come Comitato di liberazione dalla camorra abbiamo chiesto una maggiore presenza delle forze dell’ordine sui territori, la videosorveglianza. Abbiamo chiesto, inoltre, di cacciare le famiglie della camorra che occupano illegalmente le case popolari. E come se a loro non importasse nulla. Noi chiediamo allo Stato di insistere.

Liberiamo i nostri territori dalla camorra”

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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