Rivolta contro il lockdown ad Arzano. Un contatto con l’Asl Napoli 2 Nord, competente territorialmente, con la Prefettura di Napoli e la Regione Campania per studiare eventuali modifiche al provvedimento di chiusura degli esercizi commerciali, tranne quelli di prima necessità, delle scuole e del cimitero in vigore da stamattina e sino a venerdì 24 ottobre.

È quanto emerge dall’incontro avvenuto poco fa tra il commissario prefettizio di ArzanoMaria Pia De Rosa e i negozianti della città che non accettano la decisione giudicata penalizzante per gli affari.

La protesta contro il lockdown ad Arzano

Da questa mattina i titolari degli esercizi commerciali di Arzano sono in protesta con tanto di blocco della Rotonda di Arzano. Bloccato, dunque, uno degli snodi viari più importanti per l’area Nord di Napoli. «Lo abbiamo detto alla commissaria: se devono chiudere i negozi e le altre attività, allora si decretasse Arzano zona rossa evitando a tutti di uscire. La decisione assunta penalizza solo noi perché i cittadini sono liberi di uscire e di spendere altrove», afferma Giovanni Di Giorgio della profumeria Tentazioni di via Napoli e tra i principali referenti dell’associazione dei commercianti di Arzano.

 

La proposta dei commercianti

La proposta dei commercianti di Arzano è quella di consentire l’apertura delle varie attività ad orari scaglionati a seconda della tipologia. Le novità sono attese in serata e nel frattempo la protesta degli esercenti, sostenuti dalla cittadinanza, prosegue. La chiusura delle attività  può essere intesa a tutti gli effetti come un mini lockdown. E’ il primo nel territorio di Napoli e provincia da quando la cosiddetta seconda ondata di Coronavirus ha preso piede in Italia e in Europa.

– Alcune decine di commercianti stanno bloccando la rotonda di Arzano, strada nevralgica per l’accesso al centro a nord di Napoli, per protesta contro il mini lockdown scattato da oggi. Fino al 23 ottobre, prossimo infatti, su decisione della commissione straordinaria che amministra il Comune, resteranno chiusi scuole, cimitero e negozi ad eccezione di quelli di generi di prima necessità. Un provvedimento adottato alla luce dell’impennata di contagi da Covid. Sospese tutte le manifestazioni ed eventi pubblici, il mercato settimanale, tutte le attività sportive e dei centri anziani.

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