Stop per bar e società legate al clan D’Alessandro. Il comune di Castellammare di Stabia revoca le licenze a sette ditte coinvolte nel caso Juve Stabia.
Tra le società a cui è stato notificato il provvedimento di chiusura ci sono quattro bar, un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande itinerante, due società che si occupano di pulizia e sanificazione, una con sede a Castellammare di Stabia e l’altra a Gragnano.
Bar e società legate al clan D’Alessandro, scattano le chiusure tra Castellammare e Gragnano
Sono imprese colpite da interdittiva antimafia dopo che la Prefettura, la Dia e la Dda di Napoli hanno accertato il condizionamento delle attività esternalizzate dalla società sportiva stabiese. Altre due sono state raggiunte dallo stesso provvedimento assunto, però, dal comune di Piano di Sorrento.
La decisione dei due comuni dopo il provvedimento emesso dal Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, di commissariare la Juve Stabia nominando due amministratori giudiziari per gli accertamenti sulle aziende legate alla camorra. In alcuni casi gestite proprio da parenti stretti di appartenenti al clan D’Alessandro, viene anche revocata la licenza.
Tra le aziende a cui il Comune ha revocato la licenza con decorrenza immediata figurano una ditta di somministrazione di cibo e bevande ambulante, un’impresa di pulizie con sede in via Partoria nel quartiere di Scanzano, un ingrosso di alimentari in via Regina Margherita, un negozio di somministrazione di alimenti e bevande di piazza Spartaco, in questo caso stabilita anche la rimozione del dehors, un’agenzia di scommesse e punto vendita dei biglietti della Juve Stabia in via Alcide De Gasperi, un servizio di trasporto di ambulanze. Effetto conseguente all’indagine della Dda sulla galassia di imprese legate alla Juve Stabia.
Juve Stabia, 11 interdittive antimafia per le società dell’indotto

