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Tragici destini di Francesco e Michele: il primo trovato carbonizzato, l’altro scomparso nel nulla

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Emergono nuovi dettagli nell’indagine per la morte di Francesco Diviesti, il barbiere 26enne scomparso la settimana scorsa a Barletta e ritrovato nelle campagne tra Canosa di Puglia e Minervino Murge. La sparizione potrebbe essere collegata con quella di Michele Cilli, 24enne che tre anni fa scomparve nel nulla in condizioni simili. I due infatti, dovevano essere amici o quantomeno conoscenti.

Le scomparse di Francesco Diviesti e Michele Cilli

L’indizio sulla scomparsa di Francesco Diviesti, la cui morte potrebbe essere collegata a quella di Michele Cilli, emerge da una foto spuntata di recente che ritrae i due, anni fa, seduti assieme al tavolo di una pizzeria di Barletta. La famiglia di Diviesti però specifica che i due fossero soltanto conoscenti. Riguardo Francesco, padre di famiglia, le ultime notizie risalgono al 25 aprile, quando, uscito di casa alle 20.30, ha lasciato il suo monopattino elettrico nel locale del padre. Come riporta il Corriere della Sera pochi giorni prima era stato coinvolto in una rissa a Barletta, con due uomini ora registrati come indagati per la sua scomparsa. il suo corpo, gettato nelle campagne tra Canosa e Minervino Murge, è stato arso vivo.

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Michele Cilli invece, nel gennaio di 3 anni fa, uscì senza cellulare per raggiungere gli amici al bar per un compleanno. Lì, entrò nell’auto di Dario Sarcina, l’uomo che è stato poi ritenuto essere il killer di Michele. La scomparsa è stata ritenuta essere legata alla questione delle piazze di spaccio di Barletta. Il giovane era già da un po’ collegato all’ambiente criminale locale in quell’ambito. In quell’occasione a Dario Sarcina spettò una condanna a 18 anni di carcere.

Il possibile collegamento tra le due storie

Le storie di Michele e Francesco hanno sicuramente in comune il rapimento e l’omicidio con occultamento di cadavere. Tra i due, fa sospettare il rapporto che probabilmente vi intercorreva, ma non ci sono ulteriori conferme su possibili collegamenti.

Sono stati vari i casi nel corso degli anni di corpi mai ritrovati, probabilmente seppelliti o carbonizzati in angoli sperduti delle campagne locali. A permettere di localizzare il corpo di Francesco è stato il fortuito agganciamento del cellulare dell’uomo a una celletta locale. Intanto, solo nella città di Barletta, sono quattro gli omicidi negli ultimi quattro anni.

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