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martedì, Aprile 23, 2024
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Biscotti e patatine contaminate da Thc, scatta l’allerta dell’Istituto Superiore di Sanità

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Stop a biscotti patatine. L’Istituto di sanità e il dipartimento politiche antidroga hanno lanciato l’allarme su alcuni alimenti (tra cui anche i cereali) contenenti thc, uno dei principi attivi della cannabisCome riporta Repubblica, il tutto è cominciato a seguito di un sequestro a Bolzano da cui è stata lanciata “l’Allerta di I grado”. Il sequestro a un uomo che vive in Alto Adige: i prodotti si acquistano online. “Sono identici a quelli consumati dai più piccoli, paura per gli eventi avversi”

L’Istituto Superiore di Sanità ha comunicato ieri il problema a Regioni, Aifa, Ministero della Salute, referenti regionali per la tossicodipendenza, sottolineando che riguarda maggiormente i bambini.

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Il sequestro è stato fatto a un uomo che vive in Alto Adige. In casa aveva molte confezioni di biscotti al cioccolato a base di thc, ma appunto anche di cereali, caramelle e patatine. Si tratta di cose che si acquistano online e non è chiaro se la persona volesse poi commerciarle. Comunque, c’è un allarme europeo proprio su questi prodotti reperibili su internet. “Destano particolare preoccupazione le esposizioni pediatriche a questi prodotti, per il fatto che i bambini possono soffrire di eventi avversi gravi e prolungati dopo l’ingestione di Thc. In alcuni casi – scrive l’Istituto – tali prodotti sono già stati collegati a gravi intossicazioni non letali in Europa”. Il punto è che gli alimenti sono identici a quelli che vengono consumati prevalentemente dai bambini. A livello internazionale, gli stessi prodotti sono stati trovati in Irlanda, Svezia, Regno Unito, Usa e Canada.

Sempre nella segnalazione si spiega che il Thc “assunto per via orale può provocare insorgenza ritardata e maggiore durata degli effetti rispetto all’assunzione per inalazione. Una preoccupazione legata a questi prodotti commestibili è il rischio di esposizione involontaria. I consumatori che non sono consapevoli di consumare alimenti contenenti cannabis o che non sono consapevoli dell’insorgenza ritardata dei loro effetti avversi possono consumare quantità eccessive di Thc, aumentandone il rischio”. I problemi possono essere di cardiotossicità, ipotensione e neurotossicità “soprattutto nei bambini. Per loro le manifestazioni cliniche da intossicazione sono caratterizzate da letargia, atassia, allucinazioni, depressione respiratoria, riduzione dello stato di coscienza, convulsioni, coma, tachicardia”.

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