Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i primi indagati posti in stato di arresto e detenuti presso il carcere di Poggioreale: sono tra gli arrestati del maxi blitz di due giorni fa contro la nuova articolazione del clan Mazzarella, quella che il Procuratore capo Nicola Gratteri ha definito “camorra di serie A”. Dinnanzi al giudice per le indagini preliminari hanno sfilato l’attuale reggente del gruppo Luciano Barattolo, Salvatore Di Caprio, Ciro Rosario Mazio, Gaetano Galiero e Pasquale Buonerba. Nel collegio difensivo tra gli altri gli avvocati Leopoldo Perone, Giuseppe Milazzo e Immacolata Romano. Le attività della DDA si sono concentrate su tre organizzazioni orbitanti nella confederazione Mazzarella: il gruppo della zona del Connolo, guidato dalle famiglie Barattolo e Galiero; quello attivo a Forcella, con a capo la famiglia Buonerba, nota con il soprannome di Capelloni; infine il gruppo di Poggioreale è retto dalla famiglia Nunziata, i cosiddetti Castagnari. Gli inquirenti hanno scoperto come i vertici del clan, anche dopo di arresti eccellenti intervenuti in tempi recenti, sarebbero stati in grado di gestire tutte le attività illecite della confederazione e delle sue varie articolazioni territoriali. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico e spaccio di droga, ricettazione, detenzione di armi clandestine e detenzione e porto abusivo di armi da sparo.
Blitz a Forcella, i ras dei Mazzarella fanno scena muta
