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venerdì, Aprile 19, 2024
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Blitz a Forcella, la vendetta del baby ras contro Ferraiuolo:«Cacciò di casa la sua famiglia»

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Un odio mai sopito. Una vendetta covata per anni e che poteva quasi portare ad un omicidio. C’è anche questo retroscena nell’ultima ordinanza contro il ‘nuovo corso’ dei Mazzarella tra Forcella e la Maddalena. A raccontarlo Salvatore Giuliano ossia colui che, da quando ha iniziato la collaborazione con lo Stato, sta rivelando molti retroscena fin qui sconosciuti della mala del ‘ventre molle’ di Napoli. Giuliano si è dilungato molto sulla figura di Massimo Ferraiuolo ‘Mortadella’, testa di ponte dei Mazzarella alla Maddalena, parlando anche del tentato omicidio che vide il nipote di quest’ultimo, suo malgrado, protagonista. Nelle sue lunghe deposizioni Giuliano tira in ballo il suo ex alleato Alessio Vicorito attribuendo a quest’ultimo un tentativo di omicidio del nipote dello stesso Ferraiuolo (dichiarazioni che attendono i dovuti riscontri visto che Vicorito non risulta indagato).

Il tentato omicidio del nipote Ferraiuolo

Giuliano ha raccontato ai magistrati che Vicorito gli avrebbe confessato di essere l’autore materiale del tentato omicidio del nipote di Ferraiuolo:«In effetti questo gesto è stato, più che altro, uno sfregio fatto da Vicorito in quanto Tubelli era un appartenente al gruppo di Ferraiuolo Massimo, fratello di Maurizio, dal momento che Vicorito ha subito un vero e proprio trauma, quando era un bambino, da parte di Ferraiuolo Maurizio il quale, dopo l’arresto del padre Vicorito Luigi, avvenuto nel 1998. quando ci fu il primo processo al clan Giuliano, fu cacciato insieme ai fratelli, alla sorella e alla madre, dall’appartamento ove all’epoca abitavano, ubicato alla Maddalena e cioè dove adesso abita Massimo Ferraiuolo, in quanto Maurizio Ferraiuolo voleva impadronirsi e, di fatto, si impadronì della loro abitazione. Questo episodio Alessio Vicorito non lo ha mai digerito e quindi, quando si è presentata l’occasione ha colpito uno degli appartenenti al gruppo dì Ferraiuolo. Preciso, in particolare, che ciò è avvenuto durante il periodo in cui il gruppo De Martino-Vicorito era appoggiato da Eduardo Saltalamacchia il quale aveva anche mire espansionistiche sulla
Maddalena e cioè voleva inserirsi nelle attività illecite di quella zona ovvero nello spaccio, nella contraffazione e nelle estorsioni alle bancherelle e ai depositi di merci dell’epoca e tuttora gestite da Ferraiuolo».

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