Un errore di calcolo nella determinazione della pena portò fuori carcere il boss Patrizio Bosti per cinque giorni. Tanto bastò al capoclan per cercare di riorganizzare i suoi sconfessando la linea fino a quel momento tenuta da Carmine Botta e Gennaro De Luca. E’ questo uno dei tanti particolari emersi dalla maxi ordinanza di custodia cautelare eseguita qualche giorno fa a carico del boss, del genero Luca Esposito, del figlio Ettore e della figlia Flora. Il boss aveva convocato l’affiliato dei Mallardo Oreste Comite che gli aveva fissato un incontro con Giuliano Amicone, allora reggente del clan Mallardo, verosimilmente per informarsi sulla gestione del medesimo, incontro, poi, non avvenuto a seguito del nuovo arresto del Bosti. Secondo la ricostruzione della Procura Bosti aveva in mente di nominare come suo reggente Antonio Migliaccio sconfessando di fatto la linea fin qui tenuta dai vertici dell’Alleanza di Secondigliano.