La maggior parte degli incentivi sono stati pensati per nuclei familiari composti da coppie con figli a carico o al massimo per genitori single. Tuttavia, esistono anche alcune agevolazioni che possono essere sfruttate anche da nuclei familiari composti unicamente da una persona. In particolare – per quel che concerne il comparto casa – gli aiuti hanno a che fare tanto con l’acquisto quanto con l’affitto di un immobile, ma anche per affrontare le spese di eventuali ristrutturazioni. Di seguito, dunque, si rende noto un elenco di bonus a favore dei single.
Il bonus immobiliare: 50% sull’abitazione principale, 36% su tutte le altre. Gli incentivi sulla manutenzione straordinaria
Uno dei principali bonus nell’ambito immobiliare – come segnalato anche precedentemente – è la detrazione per i lavori in casa, che nel 2025 equivale al 36% – o al 50% se si tratta dell’abitazione principale – su un massimo di 96 mila euro di ristrutturazioni per ogni casa interessata da lavori. Ad oggi, la legge prevede che l’anno prossimo e nel 2027 la percentuale scenderà al 30% per tutti e al 36% per le prime abitazioni. Il governo, però, sta lavorando per la prossima manovra economica. Lo scopo, infatti, è quello di far sì che le percentuali rimangano invariate almeno per il prossimo anno – così da godere di una riduzione degli sconti a partire dal 2027.
Tra i lavori sui quali si può godere di agevolazioni si segnalano interventi di manutenzione straordinaria, tra i quali figurano: installazione di ascensori e scale di sicurezza, realizzazione e miglioramento dei servizi igienici, sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso, rifacimento di scale e rampe, interventi finalizzati al risparmio energetico, recinzione dell’area privata o costruzione di scale interne. Inoltre, si sottolineano anche vari altri lavori di restauro e risanamento conservativo – come l’adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti o l’apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali – o di ristrutturazione edilizia – ad esempio, la realizzazione di una mansarda o di un balcone, la trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda, ecc.
Bonus sulla prima casa per gli under 36
Inoltre, fondamentale è l’introduzione del bonus sulla prima casa per gli under 36. La misura – rifinanziata fino al 2027 – è rivolta a tutti coloro che non sono proprietari di altri immobili a uso abitativo – anche all’estero – al momento della presentazione della domanda di mutuo per l’acquisto della prima abitazione. Il fondo pubblico Consap mette a disposizione delle banche una garanzia pubblica del 50% del capitale erogato a particolari categorie sui mutui fino a 250 mila euro. Ancora, per i beneficiari che hanno un Isee inferiore ai 40 mila euro, la garanzia alle banche è destinata a salire all’80% per i mutui che coprano dall’80% al 100% del prezzo dell’immobile.
Le agevolazioni sui canoni di affitto
Poi, tutti gli inquilini che sostengono il canone di affitto sulla propria abitazione principale potranno applicare delle detrazioni fiscali. Da sottolineare che queste possono variare a seconda del reddito del potenziale beneficiario e del contratto stipulato, se libero o a canone concordato. Nel dettaglio, una può anche arrivare fino a 2 mila euro per quattro anni ed è destinata ai giovani compresi nella fascia d’età tra i 20 e i 31 anni. E’ importante, però, tenere a mente che il reddito complessivo non deve mai superare i 15.493,71 euro; altrimenti lo sconto è fino 991,60 euro per redditi entro 30.987,41 euro.
Comunque, sono previste alcune varianti: la deduzione base arriva fino a 150 euro per redditi entro 30.987,41 euro e fino a 300 euro per quelli entro 15.493,71 euro. Nel caso di un contratto con canone concordato le detrazioni cambiano fino a 247,90 euro per redditi entro 30.987,41 euro e fino a 495,80 euro per quelli entro 15.493,71 euro. Poi, per i lavoratori dipendenti che spostano la propria residenza per ragioni professionali, le fasce sono le seguenti: fino a 495,80 euro per redditi entro 30.987,41 euro e fino a 991,60 euro per quelli a massimo 15.493,71 euro. Per quanto riguarda, invece, gli studenti, hanno sempre diritto a una detrazione del 19%.
Bonus sociale per le bollette della luce, del gas e dell’acqua
Degno di nota è anche il bonus sociale per affrontare la spesa delle bollette elettriche, del gas e idriche. La detrazione viene applicata in maniera automatica su tutti i nuclei familiari – per cui si intende anche quelli composti da una sola persona – che hanno un Isee al di sotto della soglia dei 9.530 euro, con massimo tre figli, oppure sotto quella dei 20 mila euro con almeno quattro figli. L’agevolazione è garantita per un anno, anche per coloro che vivono in un condominio. Inoltre, per l’anno ancora in corso previsto un contributo straordinario di 200 euro sulle forniture di energia elettrica dei clienti domestici con Isee fino a 25 mila euro.
Il bonus Tari
Invece, per tutti coloro che dispongono di un Isee sotto i 9.530 euro o sotto i 20 mila euro per le famiglie numerose, è previsto in automatico il bonus Tari – che consiste in uno sconto del 25% sul costo per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Dunque, anche i single, con o senza figli a carico, potranno beneficiare di questa agevolazione. Di conseguenza, non occorre presentare alcuna domanda, ma è sufficiente avere l’attestazione dell’indicatore economico aggiornata. Secondo le stime, la spesa media per la tari per una casa tipo – 100 metri quadrati per una famiglia di almeno tre componenti – si attesta intorno ai 30 euro, la riduzione può arrivare anche a 70-75 euro l’anno.
L’introduzione dell’Assegno di Inclusione
Ancora, una svolta significativa arriva dall’introduzione dell’Adi – Assegno di Inclusione. Si tratta di una misura nazionale lanciata dal governo Meloni in sostituzione del reddito di cittadinanza, al fine di contrastare la povertà, la fragilità e l’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale – nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro.
Tra i vari requisiti indispensabili per poterlo ricevere, si segnala innanzitutto un Isee del nucleo familiare richiedente inferiore a 10.140 euro. È rivolto a nuclei familiari, per cui si intende anche persone singole:
– con persone minorenni;
– con persone aventi almeno 60 anni di età;
– con componenti in condizioni di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione. La misura ha una durata iniziale di 18 mesi, rinnovabile per altri 12 mesi dopo un’interruzione obbligatoria di un mese. L’importo complessivo può arrivare fino a circa 10 mila euro l’anno.
Infine, significativo anche il contributo per affrontare le spese relative a sedute di psicoterapia. L’obiettivo è quello di rendere più accessibile l’assistenza psicologica alle persone in condizione di: ansia; stress; depressione; fragilità psicologica che vogliono beneficiare di un percorso psicoterapeutico. Sarà necessario, al fine di presentare la richiesta, essere residenti in Italia e con Isee in corso di validità per un valore non oltre i 50 mila euro. Il sostegno copre circa 50 euro a seduta, per un massimo di 1.500 secondo la seguente distribuzione:
– 1.500 euro per chi ha un Isee inferiore a 15 mila euro;
– 1.000 euro per chi ha un Isee tra 15 e 30 mila euro;
– 500 euro per chi ha un Isee tra 30 e 50 mila euro.
