domenica, Luglio 20, 2025
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Boss dei Mazzarella ‘scortato’ ai Quartieri:«Fu una dimostrazione di forza»

Una dimostrazione di forza per far capire che il gruppo era unito e pronto a rispondere a chiunque volesse sfidarlo. C’è anche il ‘racconto’ di un corteo effettuato dai Mazzarella ai Quartieri spagnoli nell’ultima ordinanza di custodia cautelare che ha smantellato l’ultimo ‘corso’ del clan con base a San Giovanni a Teduccio. Alla testa del corteo Luciano Barattolo, reggente della cosca e cugino di Michele Mazzarella: doveva incontrare Pietro Savio (figlio del boss Mario ‘o bellill) e nel farlo si portò dietro 17 persone in sella a nove scooter. Era il 27 giugno del 2023 e a quel corteo parteciparono tutti i ras di punta delle varie ‘anime’ della confederazione. Oltre a Barattolo c’erano Pasquale Buonerba, Christian Nunziata, Gaetano Galiero Antonio Bonavolta e Salvatore Di Caprio in rappresentanza della ‘costola’ di via Carbonara, Emanuele e Ciro Di Clemente per la paranza del Mercato e Ciro Rosario Mazio di Forcella. Oltre che dall’esame dei video di sorveglianza gli uomini della squadra mobile della sezione ‘Criminalità organizzata’ (coordinata dal vice questore Giuseppe Sasso) hanno ricostruito il percorso dello spostamento di massa degli affiliati che dovevano scortare il reggente e al tempo stesso dare una dimostrazione di forza ai gruppi del centro cittadino.

L’articolo precedente. Blitz a Forcella, i ras dei Mazzarella fanno scena muta

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i primi indagati posti in stato di arresto e detenuti presso il carcere di Poggioreale: sono tra gli arrestati del maxi blitz di due giorni fa contro la nuova articolazione del clan Mazzarella, quella che il Procuratore capo Nicola Gratteri ha definito “camorra di serie A”. Dinnanzi al giudice per le indagini preliminari hanno sfilato l’attuale reggente del gruppo Luciano Barattolo, Salvatore Di Caprio, Ciro Rosario Mazio, Gaetano Galiero e Pasquale Buonerba. Nel collegio difensivo tra gli altri gli avvocati Leopoldo Perone, Giuseppe Milazzo e Immacolata Romano. Le attività della DDA si sono concentrate su tre organizzazioni orbitanti nella confederazione Mazzarella: il gruppo della zona del Connolo, guidato dalle famiglie Barattolo e Galiero; quello attivo a Forcella, con a capo la famiglia Buonerba, nota con il soprannome di Capelloniinfine il gruppo di Poggioreale è retto dalla famiglia Nunziata, i cosiddetti Castagnari. Gli inquirenti hanno scoperto come i vertici del clan, anche dopo di arresti eccellenti intervenuti in tempi recenti, sarebbero stati in grado di gestire tutte le attività illecite della confederazione e delle sue varie articolazioni territoriali. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico e spaccio di droga, ricettazione, detenzione di armi clandestine e detenzione e porto abusivo di armi da sparo.