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Il clan D’Alessandro ‘resuscitava’ i morti per trasportarli dall’ospedale a casa

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Una società di ambulanze è finita sott’accusa per aver trasferito a casa pazienti morti in ospedale, facendoli risultare formalmente ancora in vita. Riconducibile al clan D’Alessandro, la New Life è stata sequestrata oggi dai carabinieri nell’ambito di indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

Secondo gli elementi scoperti dalla Procura di Napoli, coordinata da Nicola Gratteri, l’imprenditore Daniele Amendola e il suo dipendente Giuseppe Di Lietro avrebbero trasportato, tra aprile e luglio del 2021, i pazienti morti. Tutto ciò sarebbe avvenuto in violazione del regolamento di polizia mortuaria che prevede il trasporto della salma da parte della ditta autorizzata dal Comune di Castellammare di Stabia.

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Il codice nero del clan D’Alessandro

Da diverse intercettazioni emergerebbe che alcuni operatori sanitari avrebbero segnalato i pazienti da trasportare con le ambulanze. Il 4 luglio Amendola ha telefonato al suo complice: “Adesso ti faccio venire l’ambulanza“, dopodiché Di Lietro avrebbe attivato un suo collega: “Vestiti velocemente è un codice nero“.

Dagli episodi ricostruiti dagli inquirenti, il trasporto avrebbe riguardato pazienti già deceduti e ciò implicherebbe la complicità anche di alcuni medici che avrebbero prodotto falsi certificati di dimissioni. Così il paziente non sarebbe risultato morto all’ospedale San Leonardo al fine di trasferire la salma al domicilio in violazione del Regolamento.

I rapporti tra l’imprenditore e il clan di Castellammare

I concorrenti non hanno mai denunciato il monopolio di Amendola. La sua forza di intimidazione sarebbe riconducibile al clan D’Alessandro che da anni controlla il settore delle ambulanze. Sarebbe difficile pensare che un imprenditore, non legato al ras Antonio Rossetti, possa esercitare il monopolio in un settore che la camorra stabiese storicamente controlla.

Secondo le indagini dei carabinieri di Torre Annunziata, il clan D‘Alessandro gestiva il servizio ambulanze attraverso la società di facciata. Dall’inchiesta emergerebbero, dunque, le sistematiche intimidazioni nei confronti di coloro che tentavano di partecipare alla gara per l’assegnazione del servizio del 118 e del trasporto dei malati al nosocomio di Castellammare. 

Il monopolio dei D’Alessandro sul 118, malati trasportati dal clan

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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