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venerdì, Aprile 19, 2024
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Coronavirus, dopo il Tocilizumab il Pascale di Napoli sperimenta un nuovo farmaco

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Non solo il Tocilizumab della cosiddetta “cura Ascierto”, al Pascale di Napoli sarà sperimentato anche l’Avigan nella lotto contro il coronavirus. L’Istituto dei tumori ha comunicato che parteciperà al trial clinico internazionale coordinato dai ricercatori cinesi per testare il farmaco antivirale per testarne l’efficacia nella lotta contro il Covid 19. Nei prossimi giorni il farmaco arriverà al Pascale per dare il via alla sperimentazione. Insieme con il farmaco i cinesi hanno annunciato di inviare forniture anche di mascherine, tute protettive e altro materiale sanitario. La proposta è arrivata da Pechino in una lettera dell’Ambasciata Italiana in Cina, indirizzata al presidente della Regione Vincenzo De Luca, che aveva segnalato la disponibilità a una collaborazione scientifica direttamente al premier cinese. A chiedere ai ricercatori napoletani di sperimentare un farmaco finora conosciuto come un anti influenzale è stato Wang Guiqiang, presidente della Chinese Society of Infectious Diseases.

Le relazioni tra la Cina e il Pascale sono buone da tempo. Franco Buonaguro, direttore della Virologia del polo oncologico partenopeo, membro e coordinatore del Global Virus Network Italia, è in contatto con China GVN dal 2011, oltre ad avere un rapporto professionale e personale con Tsung-Dao Lee, ultimo allievo di Enrico Fermi e premio Nobel per la Fisica nel 1957. E sono numerosi anche gli scambi di formazione che il Pascale ha avviato con i colleghi cinesi e che hanno visto, negli ultimi tre anni, alternarsi nei reparti dell’istituto oltre 500 medici provenienti da ogni parte della Terra dei ciliegi.

«Sappiamo – dice il direttore scientifico dell’Irccs di Napoli, Gerardo Botti – che per avere un vaccino i tempi sono lunghi. È più che mai necessario, dunque, in questo momento riunire tutte le forze per trovare una cura per questa terribile malattia. Il Pascale da sempre impegnato nella ricerca, benché oncologica, non poteva rimanere a guardare». «Raccogliamo con piacere l’invito degli amici cinesi, che conferma la proiezione internazionale del livello di ricerca all’interno del nostro Istituto – afferma Attilio Bianchi, direttore generale del Pascale – Voglio ringraziare De Luca, che ha attivamente favorito i collegamenti, i nostri ricercatori, e il personale tutto, che con abnegazione e passione, ci consente di assicurare la assistenza più adeguata al paziente oncologico ai tempi del corona virus».

 

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