“Sono in piedi, ora come sempre! In piedi come giovedì notte, quando sono stato accoltellato più e più volte al volto, “dietro” la testa , “dietro” l’orecchio, “dietro” al braccio , DIETRO! Mentre io sempre in piedi!!! potevo cadere da un momento all’altro ma la mia dignità e la mia forza di volontà mi hanno tenuto in piedi!” inizia così il lungo post lasciato su Facebook da Giuliano Laudicino, il 27enne di Santa Maria Capua ferito gravemente in una discoteca di Tenerife giovedì scorso. Pare che a far scoppiare la lite prima all’interno di una discoteca, poi continuata all’esterno, sarebbe stato un complimento di troppo verso la ragazza che era in compagnia del giovane cuoco della provincia di Caserta.
“Mi ha salvato uno dei tanti sconosciuti presenti sul posto, Gonzalo Martinez V., continua Giuliano, il ringraziamento più sentito va a lui, che non mi ha lasciato andare come la mia ostinazione mi spingeva a fare, tu mi hai salvato la vita! Perché io mai mi sarei arreso, sarei stato in piedi fino a quando non avrei trovato quei vigliacchi in qualche taxi o nascosti da qualche parte. Quegli infami erano scappati, ma solo per poco perché sono stati identificati dai testimoni che hanno assistito all’accaduto all’esterno del locale, A loro, il ringraziamento è meno sentito perché avrei preferito trovarli io! Magari è stato meglio così , ad ognuno il suo! […]ho riscontrato tanta solidarietà , anzi tantissima, e la premura di tanti che ringrazio di vero cuore come la mia famiglia, i miei amici e la gente che mi è stata vicino, ringrazio tutti perché mi avete dato tanta tanta forza! […] 10 coltellate e non siete stati capaci di uccidermi! E non mi ucciderete nemmeno psicologicamente!” conclude Giuliano nel lungo sfogo lasciato ai social. Sotto al post tantissimi commenti di solidarietà da parte di amici e parenti che, con il fiato sospeso dall’Italia, hanno pregato per lui. Intanto la mamma, Giovanna Palombi, lancia un appello allo Stato “Non lasciateci soli”
Le indagini
Intanto la polizia spagnola è riuscita, grazie anche all’aiuto delle immagini di videosorveglianza del locale, a risalire ad uno dei due aggressori, di nazionalità inglese, e arrestarlo mentre è ancora in fuga il secondo ragazzo ricercato.