Continuano alcuni avvistamenti di corpi in mare dopo il tragico naufragio al largo di Crotone. Il numero delle vittime sale a 72 con il ritrovamento nelle acque di Stecato di Cuto dei corpi di una bambina di 3 anni e di una donna. Rispetto all’accaduto il celebre cantante Adriano Celentano ha esposto alcune sue riflessioni mediante i social media.
Il doloroso ritrovamento del corpo della bambina
Alcuni cittadini dopo aver avvistato l’esile corpicino hanno immediatamente avvistato la guardia costiera presumendo che si trattasse di una vittima del naufragio. Dopo il momento del recupero alcuni responsabili hanno condotto la salma in obitorio. Intanto le ricerche proseguono nella speranza di preservare la vita di poveri innocenti. Attivo è l’intervento dei messi aerei, navali, sommozzatori, droni e personale di presidio a terra di Guardia Costiera, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Protezione Civile regionale.
L’intervento in merito al naufragio
Sulla base delle ultime notizie e degli eventi che in queste ultime ore continuano a tenere l’intera società con il fiato sospeso, Celentano ha deciso di rendere nota la sua opinione. Sui suoi profili social elabora un pensiero riflessivo indirizzato alla premier Giorgia Meloni. Il cantante pur non ponendosi come oppositore del modo di governare della presidente del Consiglio le attribuisce la definizione di “saggia equilibrista”. Altro punto ben evidenziato dal cantante è la necessità che sta nella comprensione empatica rivolta ai migranti. Celentano afferma che chi fugge si aggrappa all’unico spiraglio di libertà e non si può violare un diritto così essenziale.
Le parole di Celentano
“Non mi sono mai sentito di destra tuttavia il modo di governare di Giorgia Meloni non mi è mai dispiaciuto eppure a volte mi sento assalire da alcuni dubbi. Sulla base di questi sono spinto a definire la premier come una saggia equilibrista. Saggia perché non può ignorare il fatto che il suo governo sia effettivamente di destra. Ciò incide sui comportamenti che ha sui membri interni. Infatti se uno dei suoi sbaglia lei può rimproverarlo ma sicuramente non ha le prerogative per incidere in modi più concreti. Tale condizione può comportare, in alcuni casi, disordini e disomogeneità. se qualcuno infatti fosse artefice di un grande sbaglio e il rimprovero della presidente non fosse all’altezza di quell’errore l’equilibrio generale potrebbe cedere. Lì fuori tantissime persone sono pronte ad affrontare anche un ipotetico naufragio pur di sfuggire alle tragiche realtà belliche dei posti in cui vivono. Questo non si può ignorare”.
Il riferimento finale del cantante a Giorgia Meloni
“Delle immense difficoltà che si trovano a dover sormontare quotidianamente queste persone Giorgia Meloni ne è pienamente consapevole. E’ proprio per questo che mi meraviglio se anche lei dice che tutte queste persone devono essere fermate prima ancora di partire. Per loro sarebbe una vera e propria condanna a morte”.
