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Da Scampia al successo mondiale, Deborah De Luca premiata come Dj dell’anno

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Deborah De Luca, dj e artista di Scampia è stata nominata “Dj dell’anno“, ottenendo il primo dei nove premi del Billboard Women.

Evento mondiale del Dj set

Quest’anno torna in Italia per la sua seconda edizione Billboard Women in Music, l’evento che celebra le donne protagoniste della scena musicale. L’appuntamento è a Milano il 25, 26 e 28 novembre negli spazi di Ufo Milano (via Orobia 26) con un format rinnovato che si trasformerà in una ‘Women in Music House’.  L’edizione 2025, dal tema ‘Intersections‘, esplorerà le connessioni tra musica e altre forme d’arte e cultura come cinema, sport, letteratura e attivismo. La scelta della data non è casuale: l’apertura, martedì 25 novembre, coincide con la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne.

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Il format prevede una serie di talk, aperti a un pubblico limitato previa registrazione, in cui le artiste premiate dialogheranno con protagoniste di altri settori culturali. Questi incontri diventeranno le puntate di una serie che sarà pubblicata su YouTube. Durante le tre giornate, la ‘Women in Music House’ ospiterà anche workshop, mostre, showcase e dj set con ingresso libero.

La dj di Scampia rivela il suo passato in un’intervista 

“Di donne come Deborah ce ne sono poche. E non solo perché è una DJ techno di fama planetaria, con numeri spaventosi: più di un milione e 120mila ascoltatori mensili su Spotify e date in ogni continente. La DJ napoletana non nasconde nemmeno le sue ferite, interiori ed esteriori. Prendere o lasciare.”

Nell’intervista rilasciata a Billboard, deborah si racconta:
“Nasco a luglio del 1980 nel rione Don Guanella a Scampia, in un momento in cui si poteva ancora vedere il cielo. Perché dopo poco tempo lì costruirono il ponte che coprì all’improvviso la vista alle case. Abituati a farsi togliere tutto gli abitanti non dissero niente, ma venne loro tolta persino la luce. Io frequentai l’asilo, le elementari e l’oratorio di Don Aniello Manganiello, il prete che si batteva e si batte contro con la camorra. Siamo ancora in contatto perché io sono sponsor della squadra di calcio Don Guanella. Mio padre lavorava in un negozio di frutta e verdura ma era un napoletano atipico: non accettava di vivere per le briciole, non solo dal punto di vista economico. Per questo decise di trasferirsi al Nord così andammo a Mantova. Poi a Sassuolo e infine a Modena”.

A 16 anni ero piuttosto emarginata, stavo sempre in un banco da sola, non riuscivo a legare con nessuno. E proprio a quell’età ho deciso di scappare di casa.” – “ Poi la passione per la musica grazie a mio padre che era un grande collezionista di vinili e da piccolina mi concedeva il sabato pomeriggio di metterne alcuni sul giradischi. Infatti, appena ero diventata più grande, a Modena, andavo nei negozi di dischi dove, con 10mila lire (che per me erano tante), mi facevano scegliere i brani e mi creavano le compilation. Era fantastico per me, così non stavo ore ad aspettare che la radio passasse i miei brani preferiti. A quel punto avevo solo problemi con le pile, che erano il lusso assoluto, i miei non avevano grandi possibilità e io le consumavo in fretta.”

Debora De Luca porta il talento partenopeo in tutto il mondo

La partecipazione al concorso globale è stata solamente uno dei traguardi raggiunti dalla dj napoletana, infatti il calendario di Deborah De Luca è sempre più fitto di eventi musicali tra i più importanti della scena musicale odierna. Dapprima l’esibizione nella serata di chiusura dell‘Amnesia a Ibiza. La dj di Scampia, in corpetto rosso jeans e coda di cavallo esegue una delle sue migliori preformance nella casa della techno internazionale. Il 7 novembre, invece, sarà al Midway a San Francisco, poi ancora, Miami, Toronto, Brasile, Russia e Thailandia.

 

 

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