“Luciano De Crescenzo ha sempre rivendicato la sua napoletanità. Ha insegnato al pensiero. Lui che si è definito uomo d’amore ci fa capire che una persona facente parte di quella schiera pronto al confronto. De Crescenzo sapeva tradurre in scritto la sua vita vissuta. È stata una persona che ha tenuto alta l’ironia anche negli anni della sofferenza. L’eredità che ci lascia è portare avanti il proprio pensiero, soprattutto diceva ai giovani di leggere”. Sono le parole pronunciate durante l’omelia in chiesa da don Giovanni Bianco che ha letto un passo della canzone “Era de maggio”, tra le preferite di Luciano De Crescenzo di cui si stanno celebrando i funerali nella chiesa di Santa Chiara.
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