Denisa Maria Adas sarebbe stata sequestrata da un gruppo di rumeni per farle fare la escort per loro conto. In questa storia criminale, ci sarebbe anche un avvocato italiano: suo cliente da tempo che lei ha sempre respinto. Sarebbe stato il legale ad essersi offerto alla madre Maria Cristina Paun di fare da mediatore.
Questa è la tesi della procura di Prato sulla scomparsa della ragazza il 16 maggio scorso dal residence Ferrucci. Intanto la madre della ragazza è indagata per false dichiarazioni ai pubblici ministeri. In questo fitto mistero spunta il racconto dell’amica della 30enne riferito agli investigatori. “L’hanno presa. Le hanno fatto del male. Le hanno buttato giù tutti i denti”, questa sarebbe la frase detta dall’amica secondo Il Messaggero.
Picchiata e torturata
In questo momento, sempre secondo la testimonianza, Denisa sarebbe ferita ma ancora viva. Invece l’avvocato “si è proposto di mediare con i rapitori“. Nel frattempo gli inquirenti hanno effettuato una perquisizione in casa della madre di Denisa scovando un secondo cellulare, proprio quello che avrebbe usato per comunicare con i rapitori. Ora bisognerà verificare se le chat ancora esistono.