“Sì, l’ho lasciata sola. Pochissime volte, non ricordo quante. Andavo via e di solito l’indomani tornavo subito a casa. Le lasciavo due biberon di latte, due bottigliette di acqua e una di ‘teuccio’. Ero preoccupata, avevo paura di molte cose, che riuscisse a bere il latte. Pensavo bastasse”. Lo ha detto Alessia Pifferi davanti alla Corte d’Assise di Milano, nel processo in cui è imputata per l’omicidio volontario aggravato della figlia Diana di soli 18 mesi, morta di stenti dopo essere stata abbandonata da sola a casa per sei giorni.