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martedì, Aprile 23, 2024
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Donna investita da pirata della strada a Napoli, il fratello: “Costituisciti”

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«Chi ha investito mia sorella si costituisca e si penti per quello che ha fatto, noi vogliamo giustizia». A lanciare l’appello è uno dei fratelli di Luisa B., la donna di 40 anni ridotta in fin di vita dopo essere stata investita la sera del 31 agosto in corso Giuseppe Garibaldi da un uomo che, dopo aver litigato con l’ex compagna, è fuggito in auto portandosi dietro il figlio di 14 mesi. Nel dileguarsi con l’auto sulla quale viaggiava, il pirata della strada, ora ricercato dalla Polizia di Stato, ha travolto la donna, in quel momento in compagnia del marito, senza prestare alcun soccorso. La 40enne è ancora ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Loreto Mare, dove lotta tra la vita e la morte. Luisa, a seguito dell’impatto, ha forte trauma toracico, i polmoni perforati ed ha riportato altre fratture al corpo. Nella giornata di domani sarà diramato un altro bollettino medico con l’aggiornamento delle sue condizioni.

Davvero terribile quanto successo in corso Garibaldi, all’altezza del civico 87, venerdì sera. Luisa, attorno alle 19.30 del 31 agosto, si trovava in quella zona per alcune commissioni insieme al marito. All’improvviso, dopo un litigio con l’ex compagna, l’uomo ha centrato in pieno la povera Luisa, rimasta schiacciata dal veicolo, cosa che le ha comportato la compressione del torace da ambo i lati del corpo. Anche il marito è stato colpito, al braccio, ma senza riportare grosse conseguenze. A quanto risulta, uno dei commercianti della zona sarebbe riuscito a prendere il numero di targa dell’auto e consegnarlo alla Polizia per le indagini. Un elemento che, se confermato, è senza dubbio prezioso. «Avevamo inteso come l’autore fosse in procinto di essere arrestato. Invece, leggendo poi i giornali, abbiamo compreso che non fosse così e dunque dico a questa persona di consegnarsi. Non avete idea della sofferenza di tutti noi» aggiunge il fratello di Luisa che poi fornisce un altro particolare: «Mia sorella porta sempre con sé la sua quarta figlia, di poco più di un anno. La sera dell’incidente, invece, l’aveva lasciata da nostra madre. È stato un caso, immaginate cosa sarebbe potuto succedere con lei al seguito». E poi sui soccorsi, il familiare lancia un altro dubbio (ovviamente ci vorrebbe la conferma di ciò): «Perché l’ambulanza è arrivata sul posto dopo ben 25 minuti e a bordo, oltre al guidatore, c’era solo un volontario? Soltanto successivamente è giunto un altro mezzo del 118 con un medico che ha testato le condizioni di mia sorella per poi decidere per il trasferimento al Loreto Mare».

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