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sabato, Aprile 20, 2024
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Elezioni a Giugliano. Centrodestra in alto mare, Pirozzi e Poziello allargano le coalizioni

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Oramai il dato sembra essere tratto. Le date prescelte per le elezioni dovrebbero essere 20 e 21 settembre. Nonostante le resistenze di alcuni governatori, tra cui Vincenzo De Luca, il Governo sembra essere oramai deciso a stabilire in questi due giorni l’election day, che prevede in Italia l’accorpamento di ben sei elezioni regionali, più di mille elezioni comunali (con i ballottaggi, per i 15 mila abitanti, previsti ove necessario 15 giorni dopo ovvero il 4-5 ottobre) e il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari.

La data ormai, sembra cosa certa dopo la giornata di voto alla Camera dello scorso 8 giugno. La proposta di tornare alle urne per il 20-21 settembre, su cui “pesava”, la possibilità di anticipare il voto di una o due settimane è stata superata dall’emendamento Sisto e approvato, per cui si prevede che non si può tornare ai seggi prima del 15 settembre.

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La campagna elettorale a Giugliano

Nella terza città della Campania i cittadini si troveranno, dunque, nelle cabine elettorali ad esprimere preferenze per il referendum, il candidato a sindaco, quella per la presidenza della Regione, per i consiglieri comunali e regionali. Un gran bel caos, insomma. Nonostante ciò i candidati alle Amministrative non si perdono d’animo e proseguono la campagna elettorale.

La situazione nei vari schieramenti

Antonio Poziello, al momento unico candidato a sindaco ufficiale, continua a tessere la tela della sua coalizione. A suo sostegno, come già anticipato in precedenza, saranno in gran parte liste civiche, a cui si aggiungeranno Italia Viva e forse i Verdi. La coalizione sarà composta da almeno 6-7 liste. Poziello, che per ora non preferisce far vedere le sue carte, sta cercando di costruire una squadra più omogenea rispetto al 2015. Ha contattato molti dei candidati che gli diedero una mano nella precedente tornata elettorale. Qualcuno si è mostrato ben disposto ed gli ha dato l’ok alla ricandidatura, altri invece gli hanno risposto picche, delusi dalle modalità di amministrazione durante il suo mandato. Ci saranno anche diverse new entry.

Il centrosinistra

Ricevuta la benedizione da parte degli organi regionali e provinciali del Pd, Nicola Pirozzi è oramai di fatto il candidato a sindaco della coalizione di centrosinistra. Non è stato ancora ufficializzato soltanto perché si vuole aspettare cosa accade negli altri schieramenti. Uscire fin da subito con una coalizione ed una squadra già definita potrebbe, infatti, tenere fuori eventuali altre new entry di liste e candidati, attualmente impegnati in altri progetti elettorali che potrebbero saltare dando vita a una diaspora, di cui Pirozzi potrebbe giovarne. Nel frattempo si sta lavorando per far crescere una coalizione che già è abbastanza ampia. Oltre al Pd ci sono infatti Polis, la civica Giugliano Bene Comune, i Riformisti e la lista Pirozzi Sindaco. Nei giorni scorsi, attraverso due rispettivi comunicati, Giugliano bene Comune e i Riformisti hanno lanciato due appelli alla cittadinanza. GbC si è dichiarata “aperta ai contributi di tutti i cittadini che abbiano a cuore il bene e il futuro del nostro territorio ed il bene della comunità”, mentre i Riformisti di Ragosta e Mallardo hanno lanciato un appello “alle forze sane della città per costruire un laboratorio per Giugliano”.

Le novità potrebbero essere la presentazione di una lista ‘Azione‘, il partito che a livello nazionale è guidato da Carlo Calenda, e l’appoggio da parte del movimento civico Autonomia Fascia Costiera.

Centrodestra fermo al palo

Partito prima del lockdown col favore dei pronostici, la coalizione di centrodestra invece sta perdendo terreno. E’ oramai un dato di fatto che quella compattezza sancita dal patto siglato tra partiti e liste civiche prima della quarantena oramai non c’è più. Gli incontri tra i coordinatori dei 4 partiti (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Udc) e le civiche di Guarino e Anna Russo non si sono più tenuti. La situazione è ferma al palo. Da una parte ci sono Anna Russo, Francesco Aprovitola e una parte giovani di attivisti che sostengono la candidatura a sindaco di Alfonso Sequino, individuato come la figura giusta della sintesi del lavoro svolto durante i 4 anni e mezzo di consiliatura. Dall’altra ci sono invece i coordinatori dei 4 partiti che sarebbero orientati a individuare una figura più esperta e aggregante come candidato a sindaco. Sul tavolo il nome più caldo continua ad essere quello di Giuseppe Pietro Maisto, ma non sono escluse altre sorprese nelle prossime settimane. Nei giorni scorsi il coordinatore regionale di Forza Italia Domenico De Siano ha annunciato l’attivazione di un tavolo dei coordinatori regionali campani del centrodestra per l’individuazione dei candidati sindaco del centrodestra alle prossime amministrative campane.

Qualora il candidato a sindaco prescelto non dovesse essere Alfonso Sequino, l’orientamento della compagine Sequino-Russo-Aprovitola sarebbe quella di scindersi e andare per la propria strada. In attesa della decisione dei vertici del centrodestra, stanno infatti continuando a lavorare al progetto di un listone di civiche di varia estrazione. Insomma il loro intento è quello di giocarsi la partita.

Maggiore chiarezza ci sarà quando sarà deciso il nome del candidato alla Regione del centrodestra. Al momento Caldoro non è ancora certo dell’investitura. E’ forte il pressing, soprattutto della Lega, su Catello Maresca, ma si fa spazio anche il nome di Martusciello. Quest’ultimo è una figura molto vicina a Giuseppe Pietro Maisto, il quale potrebbe decidere alla fine di dargli una mano alla corsa della Regione.

Poi c’è il dilemma di Luigi Guarino, il quale in una nostra intervista, ha dichiarato di avere oramai le mani libere. Il suo obiettivo è quello di trovare un posto al sole in una delle liste delle elezioni regionali. Dopo aver avuto il niet da parte della Lega, potrebbe anche trovare una collocazione in una civica a sostegno di Vincenzo De Luca. Ciò cambierebbe, e non poco, le carte in tavola a livello locale, visto che Guarino gode di due ricche liste che a questo punto non metterebbe più a disposizione del centrodestra.

Ancora da decifrare, invece, la posizione del movimento 5 stelle, che da una parte guarda alla corsa solitaria e dall’altra parla con centrodestra, centrosinistra e liste civiche.

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