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Elezioni a Mugnano. Il sindaco Sarnataro parla di alleanze e del successore

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Mugnano tornerà alla urne nella primavera del 2026 dopo 11 anni di amministrazione di Luigi Sarnataro. Già da alcuni mesi le forze politiche del territorio si stanno organizzando per farsi trovare pronte in vista delle urne. L’attuale sindaco uscente non potrà ripresentarsi dopo i due mandati ma potrà dire la sua in merito alla scelta del futuro candidato del centrosinistra.

Parteciperà agli incontri politici per la creazione della coalizione di centrosinistra in vista delle prossime Amministrative?

Si, sono ben lieto. Se il Partito Democratico, di cui faccio parte, riterrà opportuno avvalersi delle mie conoscenze e la volontà di portare avanti il programma della mia amministrazione. 

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È finita l’esperienza amministrativa frutto dell’accordo tra la sua compagine e quella di Porcelli?

E’ stato un matrimonio nato all’inizio di questa seconda consiliatura. Non so se questa esperienza possa essere terminata. A livello regionale la coalizione di centrosinistra è alleata con il gruppo di De Luca. 

Nel caso in cui Porcelli non venisse rieletto in Regione, come valuterebbe una sua candidatura a sindaco di Mugnano?

Sicuramente è una figura di esperienza che ha già ricoperto la carica di sindaco. Non so se lui posso essere disponibile. Dopo aver fatto il consigliere regionale potrebbe apparire come un passo indietro. 

Chi indicherebbe come un suo successore alla guida del centrosinistra? 

Ho un’ampia classe dirigente e ho visto diversi talenti, ma al momento non ho individuato un successore. Per noi sarà fondamentale ragionare su chi vorrà portare avanti il programma e la coalizione. 

Come mai lei sta sostenendo l’ex sindaco Giorgio Zinno alle prossime elezioni Regionali?

Conosco Zinno da molto tempo, già dalla militanza della sinistra giovanile con i democratici di sinistra. Entrambi abbiamo portato avanti un percorso: essere sindaci nelle rispettive città. Lui ha fatto molto bene a San Giorgio a Cremano. Chi ha fatto il sindaco per tanti anni, ha una marcia in più dal punto di vista amministrativa e ha maggiori competenze. 

Negli ultimi anni a Mugnano c’è stato un boom dell’edilizia. Qualcuno la definisce una speculazione, lei come valuta questo cambiamento profondo della fisionomia del territorio che ha amministrato? 

Non ci hanno aiutato le norme statali e regionali. Le prime, soprattutto dopo il covid, hanno puntato sulla ripartenza dell’economia basata sull’edilizia, però si è incentivato troppo con i bonus. Se poi ci mettiamo la legge regionale che premia gli abbattimenti e le ricostruzioni è chiaro che una città come Mugnano, più appetibile per i servizi e per la vicinanza a Napoli, diventa appetibilissima. Nella vulgata si dice che la colpa è del sindaco. 

A fronte della normativa sovracomunale, un’amministrazione comunale non può difendersi dagli speculatori? 

Bisogna fare attenzione a queste elezioni perché è la Regione che determina la pianificazione del territorio. Se si disincentiva il Piano Casa a monte, i Comuni dovranno sottostare alle Legge.  

 

 

 

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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