Dopo l’approvazione del piano operativo in Consiglio Comunale (lunedì sera), oggi è stato presentato il piano operativo adottato per risolvere l’emergenza idrica sulla fascia costiera giuglianese. Emergenza che, come sottolineato dall’Assessore Carla Rimoli, «è una caratteristica irrisolta presente da decenni». E’ purtroppo vero. Risalire al momento esatto in cui l’emergenza idrica in fascia costiera ha avuto inizio è praticamente impossibile. Si può provare dare una spiegazione plausibile al fenomeno, prima di progettare la soluzione. Per l’Assessore Rimoli «sullo sviluppo delle aree abitate non c’è stato alcun controllo. I nuclei urbani sono venuti su rapidamente, nel tempo, ma i servizi non sono stati potenziati o realizzati parallelamente. In pratica, è come se un pezzo di città fosse cresciuto senza essere accompagnato dalle istituzioni passate. Che, quindi, non hanno offerto alcun servizio».
L’emergenza idrica è figlia del passato
Alla Conferenza stampa erano presenti, ovviamente, anche il Sindaco Antonio Poziello e il suo Vice, Domenico Pianese. Entrambi hanno introdotto la soluzione con la descrizione del problema. In alcuni casi, la ricostruzione si arricchisce di particolari che lasciano allibiti e affranti. Il Sindaco racconta come i tecnici comunali abbiano riscontrato «diversi furti di acqua dalla rete idrica comunale. Gli interventi abusivi sulle condutture interrate sono numerose. Spiegano in parte l’abbassamento considerevole della pressione a valle. L’abusivismo e l’appropriazione indebita è un cancro che ci apprestiamo ad eliminare». Il Vice Sindaco Pianese – ingegnere, esperto di idraulica – ha raccontato che durante alcuni rilievi, la scorsa settimana, «è stata scoperta una interruzione netta alla conduttura principale. Qualcuno, anziché deviare il corso dell’acqua, ha pensato bene di chiudere il condotto e spezzarlo. Ovviamente, tutto ciò si ripete in misura anche ridotta, in centinaia di altri punti, a seconda dei casi. E, ancora, tutto si aggiunge alle cause dell’emergenza idrica».
12 milioni per risolvere l’emergenza idrica, poi la fase successiva
Insomma, un quadro di pura anarchia, con sfumature di abusivismo e microcriminalità. Il tutto, perpetrato nel tempo. A questo, come specificato dal Sindaco Poziello, va aggiunta la gestione fallimentare della problematica negli scorsi anni. «Sono stati spesi molti soldi per intervenire su condutture e impianti che nemmeno insistono sul territorio di Giugliano. E’ come se si fossero spesi i fondi dedicati alla gestione e alla manutenzione della rete idrica di Giugliano per migliorare quella Regionale. Cosa che, tra l’altro, non è nemmeno stata fatta. Oggi, però, posso dire di aver raggiunto un accordo con la Regione per la rimodulazione della destinazione dei fondi ad hoc. I soldi che spenderemo, serviranno a risolvere i problemi di Giugliano. Poi, per migliorare tutto ciò che può essere migliorato».
In definitiva, significa che tra due anni partiranno i lavori per la realizzazione di due serbatoi da 700mila litri – uno in zona ASI, l’altro in via S.Nullo -. Verranno collegati alla rete idrica della fascia costiera, distaccandola dalla rete regionale. Risolvendo il problema. Costo? 12milioni e mezzo di euro. Fatto ciò, si passerà allo step successivo. Ma è presto per parlare di questo.