Il lockdown è finito, ma gli effetti si vedono ancora oggi. Con l’inizio della Fase 2 e con la riapertura di bar, ristoranti e parrucchieri, bisognava comunque aspettarsi anche un aumento dei prezzi rispetto a quelli pre-quarantena. Dopo due giorni, difatti, iniziano a farsi risentire i prezzi da capogiro che si vedono in giro. A denunciare la situazione è il Codacons che, già nei giorni scorsi, aveva raccontato il pericolo di una stangata da ben 536 euro annui per famiglia.
Prezzi aumentati, bar al primo posto
In testa alla lista della attività che hanno applicato dei rincari all’inizio della Fase 2, troviamo sicuramente i bar. Il prezzo del caffè infatti ha subito un aumento dal 20 al 50% nella grandi città: a Roma, dove prima l’espresso costava circa 1,10 euro, mentre adesso sale a 1,50. A Firenze invece si passa da 1,40 a 1,70. A Milano da 1.30 si arriva addirittura a 2 euro. Anche i parrucchieri non sono da meno: se prima il costo di un taglio si aggirava sui 20 euro, adesso sale a 25. Medesimo scorso per quanto concerne shampoo, messa in piega e trattamenti.
Le segnalazioni
Stando a quanto riportato dal Codacons, sono molte le segnalazione da parte chi si è trovato con gli amici al bar di fiducia e si è ritrovato davanti un’amara sorpresa. Per fortuna – viene precisato – si tratta di casi isolati che riguardano una minoranza di esercenti. Queste le parole del presidente Marco Maria Donzelli: «Speriamo che gli esercenti di Milano non decidano in massa di ritoccare i listini per rifarsi dei minori guadagni e dei costi di sanificazioni dei locali».
Già nel mese di aprile l’Istat aveva registrato forti incrementi dei listini per il settore alimentare e per quello della cura della casa e della person. Adesso resta da capire se i rincari saranno passeggeri o duraturi, ma per esserne certi non resta che aspettare la fase 3.
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