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giovedì, Marzo 28, 2024
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Figlio ingrato in Campania, colpisce il papà con lo sgabello e picchia la madre

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Si è conclusa questa mattina, a Nocera Inferiore, nel Salernitano, una lunga storia di maltrattamenti, violenze, minacce ed estorsioni, commessi da un tossicodipendente nei confronti della propria famiglia. Gli agenti della Polizia di Stato del locale commissariato di Pubblica Sicurezza, intervenuti per una violenta lite in famiglia, hanno trovato un uomo di 57 anni riverso sul pavimento e privo di sensi. Gli agenti, dopo aver prestato soccorso alla vittima, hanno scoperto che il figlio di 25 anni, lo aveva aggredito colpendolo con uno sgabello di legno per poi scagliarsi anche contro la madre, malmenandola. Accortosi dell’arrivo della Polizia, si è barricato all’interno di una stanza per sottrarsi all’arresto. Solo dopo una estenuante trattativa, l’uomo si è consegnato agli agenti del commissariato che lo hanno arrestato per lesioni aggravate e maltrattamenti in famiglia.

Il giovane ha precedenti per rissa, evasione, estorsione, lesioni personali, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, già noto alle forze dell’ordine, e già destinatario della misura di sicurezza del ricovero in una Rems (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) disposta dal gip del Tribunale di Nocera Inferiore a seguito di condanna penale per estorsione. L’uomo era stato più volte denunciato dagli uomini della Polizia di Stato proprio per una lunga serie di atti di violenza e maltrattamenti commessi nei confronti dei propri genitori per estorcere loro il denaro necessario a procurarsi sostanze stupefacenti. Dalla data della sua ultima scarcerazione avvenuta l’11 aprile 2019, l’uomo era stato già denuncito tre volte per estorsione ai danni del padre e della madre. Il giovane è stato rinchiuso nel carcere di Salerno a disposizione della procura della Repubblica di Nocera Inferiore. I genitori sono stati curati al locale pronto soccorso e giudicati guaribili in pochi giorni per contusioni varie. Gli agenti del ccmmissariato hanno anche richiesto alla autorità giudiziaria l’emissione di un aggravamento della misura del ricovero in REMS e hanno proposto al questore di Salerno l’adozione della misura della Sorveglianza Speciale.

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