In un clima di grande incertezza politica dovuto all’arrivo della commissione d’accesso per le presunte infiltrazioni della camorra nel Comune, i partiti politici iniziano a dialogare per non farsi trovare impreparati in vista di un possibile voto in primavera. Se la data di metà maggio dovesse essere confermata, le liste dovrebbero essere consegnate entro metà aprile. Dunque in meno di 40 giorni le coalizioni dovranno trovare la quadra sia sul candidato a sindaco sia sulle liste per gli aspiranti al consiglio comunale. Un lavoro non certo facile visto il clima venutosi a creare in città a seguito dell’arrivo della commissione d’accesso. A rendere tutto più difficoltoso, infatti, è lo spettro dello scioglimento per camorra (leggi qui tutte le ipotesi possibili) che aleggia sulla terza città della Campania. L’incertezza sul voto e su quello che potrebbe succedere – anche dopo lo scrutinio – ha senz’altro raffreddato le volontà di alcuni aspiranti candidati che a questo giro preferiscono restare a guardare, consapevoli che tutti gli sforzi potrebbero essere messi in discussione dal Ministero dell’Interno.
COSA SUCCEDE NEL CENTROSINISTRA
Al momento l’unico candidato ufficialmente in campo è l’ex sindaco Nicola Pirozzi. Il primo cittadino uscente aveva annunciato nel corso della conferenza stampa post sfiducia la sua ricandidatura, forte anche dell’appoggio promesso dai 19 consiglieri dimissionari.
Da quel giorno, però, le comunicazioni ufficiali si sono interrotte. L’ex sindaco si è chiuso in silenzio, in parte per smaltire lo stress accumulato in questi anni alla guida della città ed in parte perché è in attesa di capire chi davvero è dalla sua parte e chi, invece, potrebbe aver già cambiato idea. Anche da parte dei consiglieri dimissionari non c’è stata nessuna uscita pubblica, ma da indiscrezioni pare che qualcuno dei firmatari si sia già pentito di aver posto fine all’Amministrazione e che adesso non abbia più voglia di ricandidarsi.
Nel frattempo il Pd, attraverso il commissario cittadino Francesco Dinacci, ha iniziato una serie di incontri per costruire una coalizione di centrosinistra allargata ma con paletti e criteri ben decisi. All’indomani delle dimissioni, il Pd, sia locale che provinciale, avevano rinnovato l’appoggio a Pirozzi attraverso un comunicato abbastanza chiaro in cui veniva sottolineata “la fiducia e la volontà di costruire insieme a Pirozzi e alle forze della coalizione un progetto di governo per il futuro della città”. Però dopo l’arrivo della commissione d’accesso i democrati vogliono riflettere meglio sul da farsi. “Bisogna partire da un dato di fatto: va rispettato il lavoro intenso che sta svolgendo la commissione d’accesso”, dichiara ad InterNapoli il responsabile cittadino Pd Dinacci. “E’ necessario restituire alla città di Giugliano la serenità e la chiarezza di cui ha diritto. Gli ispettori inviati dalla Prefettura sono stati chiamati proprio per questo, ovvero eliminare tutte le ombre ed i sospetti” afferma Dinacci. “Noi come Pd stiamo già lavorando per costruire una coalizione di centrosinistra che abbia nella legalità la sua linea guida. Avevamo già chiesto discontinuità prima che accadessero delle vicende giudiziarie a Giugliano, ora ancor di più il nostro lavoro deve essere orientato nel costruire un’alleanza insieme alle forze progressiste e democratiche che abbia nel rispetto delle regole e nella trasparenza il nostro fulcro”.
Rispetto al rapporto con il M5S, con cui nel 2015 il Pd strinse una delle prime alleanze a livello locale in Italia, Dinacci non chiude la porta: “Certamente è un nostro interlocutore, ci incontreremo a livello provinciale e regionale con tutti gli altri partiti, compreso il M5S, e decideremo come costruire la miglior coalizione, partendo naturalmente dagli ottimi risultati raggiunti dall’Amministrazione Pirozzi”. E proprio riguardo al nome di Nicola Pirozzi, Dinacci preferisce non sbilanciarsi sulla conferma della candidatura: “Apprezziamo il lavoro svolto, ma ribadisco che al momento le nostre priorità sono concentrate su due aspetti importanti: il rispetto del lavoro che sta facendo la commissione d’accesso e la costruzione di una nuova coalizione basata sulla discontinuità e senza nessuna ombra. Nei prossimi giorni incontrerò i dirigenti locali ed il gruppo consiliare per capire qual è la decisione più giusta da prendere”.
LA DIVERGENZA NEL M5S
Pezzo fondamentale nell’Amministrazione Pirozzi è stato senz’altro il M5S che oggi si trova a fare i conti con una divergenza al suo interno. Da una parte i 4 consiglieri comunali dimissionari D’Agostino, Ricciardiello, Pennacchio e Palma, insieme all’ex assessore Verde, sono più vicini alla posizione dell’ex sindaco Pirozzi e del coordinatore regionale Salvatore Micillo, mentre dall’altra Salvatore Pezzella (unico consigleire M5S non dimissionario) è molto in linea con la senatrice Mariolina Castellone, la quale avrebbe voluto invece continuare l’esperienza amministrativa.
Rispetto ai prossimi passi da compiere, Micillo dichiara ad InterNapoli: “Il Movimento 5 Stelle di Giugliano è da sempre un punto di riferimento per i cittadini, e ora più che mai siamo determinati a portare avanti un percorso di dialogo diretto e continuo con il nostro territorio. Stiamo organizzando una serie di incontri per discutere i prossimi passaggi cruciali che la nostra città deve compiere”. Dunque anche all’interno del M5S nulla pare ancora deciso.
COSA SUCCEDE NEL CENTRODESTRA
Nel centrodestra la discussione è a livelli più avanzati. Dopo la fuga in avanti di Fratelli d’Italia sulla scelta del candidato a sindaco e lo stop di Forza Italia (leggi qui l’articolo), tutti i partiti di centrodestra (“Fratelli d’Italia”, “Forza Italia”, “Udc”, “Moderati e Riformisti”, “Noi Moderati”) si sono incontrati per avviare il lavoro sul Programma di governo per le elezioni comunali di Giugliano in Campania. “L’incontro ha rappresentato un passo importante per definire le linee guida che caratterizzeranno l’azione amministrativa nei prossimi anni. In merito alla scelta del candidato sindaco, si sta lavorando per esprimere la sintesi migliore, il profilo più adatto a rappresentare e guidare la locale comunità. A tal riguardo si sottolinea l’estraneità da tutti nomi recentemente riportati dai giornali web locali. Si continuerà a lavorare con impegno e serietà per costruire un programma che risponda alle esigenze di tutta la cittadinanza”. La sensazione è che una rosa di nomi ben definita già ci sia, ma che la scelta voglia essere fatta passare a livello provinciale e regionale per essere condivisa anche con tutti gli alleati. Il nome più papabile è quello di un esponente della società civile, un professionista vicino alle idee del partito di Giorgia Meloni ma che è ben voluto anche dagli altri partiti della coalizione di centrodestra.
GLI SCONTENTI, LISTE CIVICHE E LA PROTESTA DELLA FASCIA COSTIERA
L’aria di malcontento e sfiducia che c’è in città è tanta. Molti cittadini, delusi dall’operato del centrosinistra e che non si riconoscono neanche nei tradizionali partiti di destra, potrebbero dar vita ad una coalizione civica ed apartitica, una sorta di “governo di salute pubblica”, dove le ideologie vengono messe da parte e si lavora in base ad un programma ben preciso. In questo caso la scelta del candidato a sindaco potrebbe essere un esponente della società civile, fuori dagli schemi tradizionali che hanno visto contrapposti i soliti nomi negli ultimi anni.
Altro ruolo fondamentale sarà quello dei cittadini della fascia costiera, i quali potrebbero mettere in campo un proprio candidato. In tal senso il Comitato Civico Costiero, che si batte per la realizzazione della Municipalità di Licola-Lago Patria-Varcaturo, è stato chiaro.
“Invitiamo tutti i cittadini a fare attenzione! La campagna elettorale è iniziata e, come accade ogni volta, vedremo politici di ogni genere riversarsi sulla fascia costiera di Giugliano, improvvisamente interessati ai nostri problemi e pronti a sbandierare il loro amore per il territorio. Tuttavia, sappiamo bene che, una volta terminate le elezioni, questi volti scompaiono, lasciandoci con le stesse problematiche irrisolte.Non lasciamoci ingannare dalle promesse di chi, negli anni, ha dimostrato di non avere alcun reale interesse per la nostra comunità. È fondamentale informarsi bene su chi si candida, valutando il passato, le azioni concrete svolte e, soprattutto, se vive realmente il nostro territorio o se torna solo per raccogliere voti.La fascia costiera ha un enorme potenziale, sia territoriale che elettorale! Eppure, continuiamo a essere poco rappresentati nei luoghi decisionali. Questo accade per due motivi principali:Un forte astensionismo che lascia il destino della nostra comunità nelle mani dei soliti noti. Un’azione costante e strategica per dividerci, impedendo alla fascia costiera di avere una rappresentanza solida e incisiva nel governo della città”.
Il Comitato Civico Costiero ha lavorato in questi anni per unire i cittadini e affrontare concretamente i problemi di Varcaturo, Licola e Lago Patria. Per questo, alle prossime elezioni comunali, il Comitato sarà presente con una propria lista civica. “L’obiettivo è chiaro: rappresentare davvero la fascia costiera e portare avanti con determinazione il progetto dell’istituzione della municipalità, per una gestione più vicina ai reali bisogni del territorio. Non restiamo a guardare! Partecipare alla vita politica significa difendere i nostri diritti e lavorare per un futuro migliore. Invitiamo tutti i cittadini a informarsi, a partecipare e a sostenere chi davvero vive e combatte per questo territorio. L’unità è la nostra forza!”