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Giugliano, nuovo blitz della Municipale al centro sportivo Anthares: diffida sull’utilizzo dei campi da padel

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Nuovi controlli della polizia municipale di Giugliano al centro sportivo Anthares. A due mesi dall’ultimo sopralluogo, nel quale furono evidenziare diverse criticità, gli agenti alla guida del Comandante Luigi De Simone sono ritornati per verificare lo stato dei luoghi. In attesa dell’ordinanza di demolizione e ripristino dei luoghi, i concessionari della struttura hanno ricevuto una diffida sull’utilizzo dei due campi da padel, la cui pratica Scia è stata rigettata dal dirigente del Comune competente alle strutture sportive Domenico D’Alterio. Interdetta dai caschi bianchi anche una piccola area giochi adiacente all’area ristoro dove erano situate delle giostrine.

Il concessionario dell’Anthares potrebbe adesso adire le vie legali facendo ricorso al Tar, aprendo così un nuovo fronte giudiziario oltre quello in corso relativo al lato penale, sulla denuncia sporta per la presunta tangente da 15mila euro che vede indagati un avvocato, il consigliere comunale Paolo Liccardo e l’ex dirigente Giuseppe De Rosa. Insomma il centro sportivo di Campopannone non ha pace.

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LA REPLICA DELLA SOCIETA’ LA RINASCITA

In ordine all’articolo comparso in data odierna sulla testata giornalistica internapoli.itit con il titolo “smantellare i campi da padel”, la società La Rinascita rilevato che nel summenzionato pezzo a cura della redazione viene testualmente riportato che “(. i .) i concessionari della struttura hanno ricevuto una diffida sull’utilizzo dei due campi da padel (…) Interdetta dai caschi bianchi anche una piccola area giochi adiacente all’area ristoro dove erano situate delle giostrine (. i 3”, evridenzia che allo stato alcun formale provvedimento inibitorio all’utilizzo di qual si voglia area dell’impianto è stato comunicato alla scrivente concessionaria. Altresì sorprendente è la circostanza che il medesimo articolo menzioni le determinazioni future dell’Ente concedente riportando testualmente “(…) In attesa dell’ordinanza di demolizione e ripristino dei luoghi (…)”. Tale pubblicazione, sorvolando allo stato sulla fuga di notizie, ancorché in difetto di rituale comunicazione al concessionario, produce effetti lesivi sul normale svolgimento delle attività senza sottacere i danni che tali dichiarazioni cagionano sull’utenza, ritenendo erroneamente inibito l’accesso ad aree e strutture non destinatarie di alcun rituale provvedimento inibitorio o limitativo. Si richiede pertanto la immediata pubblicazione della presente no ta sulla scorta della vigente normativa.

 

 

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