Tra i tre arrestati dai carabinieri di Giugliano dopo una rapina sull’asse mediano c’è anche Antonio Galdieri, già noto alle cronache. Il ragazzo fu arrestato e poi condannato per una violenta aggressione ad un ragazzo a Casacelle. La vittima rischio di perdere l’occhio.
Condannati gli autori della rapina choc a Giugliano, la vittima rischiò di perdere un occhio
I carabinieri arrestano a Giugliano tre rapinatori di area di servizio. Per portar via un pesante cambiamonete si erano fatti “aiutare” da due malcapitati clienti. I militari della Compagnia di Giugliano, insieme a colleghi delle Stazioni di Giugliano e Qualiano, hanno sottoposto a fermo per rapina aggravata in concorso, e per danneggiamento e resistenza a pubblici ufficiali, un 19enne e due 26enni, tutti di Giugliano e già noti alle forze dell’ordine, ritenuti responsabili di una rapina al bar all’interno del distributore di carburante in direzione Napoli sul tratto giuglianese dell’asse mediano.
Erano giunti nell’area di servizio a bordo di una Y10 con volto travisato; uno era armato di pistola. Hanno rapinato il bar di circa 1.000 euro e di un apparecchio cambiamonete contenente 1.400 euro; per portar via quest’ultimo, voluminoso e pesante, hanno minacciato due astanti, in quel momento presenti nel locale, costringendoli a “dare una mano” a caricare il cambiamonete sulla vettura. Si chiamano Maurizio Nocereto, Antonio Galdieri e Agostino d’Alterio.
Portati via anche 107 pacchetti di sigarette di varie marche. I carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno intercettato l’auto con i fuggitivi all’altezza dell’uscita dell’asse mediano Giugliano-Parete-Villaricca e si sono messi al loro inseguimento. Loro sono scappati contromano sull’asse Mediano, poi hanno tentato la fuga a piedi alle spalle di un noto bar.
Con l’ausilio di un’altra pattuglia, della Stazione di Qualiano, i militari sono riusciti a bloccare il 19enne in via Palmentiello mentre i due 26enni, che in un primo momento avevano fatto perdere le tracce per le campagne, sono stati poco dopo individuati e presi nel corso della perlustrazione di ricerca subito organizzata per la loro cattura.
I fermati sono stati associati alla casa circondariale di Poggioreale.