Da ventuno a nove anni e quattro mesi. Una pena più che dimezzata. Questa la decisione presa dalla Corte d’Appello di Napoli per Ulderico Piccolo, imputato per l’omicidio di Angelo Grillo avvenuto nel maggio del 2020. Accolta in pieno la strategia difensiva del legale di Piccolo, l’avvocato Claudio Davino, che è riuscito a ridimensionare le accuse per il suo assistito. E pensare che in primo grado Piccolo era stato condannato a ben 21 anni.
Piccolo, agente immobiliare, aveva organizzato una cena in uno suo bungalow estivo al residence Le Anfore di Castel Volturno.
Durante la serata nacque una discussione e complice l’alcol, dopo aver invitato Grillo a lasciare la casa, si sarebbero scontrati sul vialetto esterno. Grillo lo avrebbe afferrato per un braccio e lui, che aveva il coltello della brace in mano, l’ha colpito al torace. Dopo l’accoltellamento il Piccolo accompagnò immediatamente il Grillo presso l’ospedale di Pineta Grande, ma per il giovane non ci fu nulla da fare poiché la pur piccola lama del coltello da tavola utilizzato per colpirlo, attinse il pericardio ed il ventricolo sinistro, provocandone un trauma dalle conseguenze irreversibili.

