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venerdì, Marzo 29, 2024
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Giugliano/Villaricca. Condannata la banda del furgone bianco, inflitti più di 30 anni in totale

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Condanne per la banda del furgone bianco formata dalle 8 persone arrestate lo scorso ottobre a Casacelle con diverse armi nel veicolo. Poco fa c’è stata la sentenza col rito Abbreviato, emessa dal Gup del Tribunale di Napoli Nord, Dott.ssa Maria Gabriella Iagulli, in presenza del Pubblico Ministero Dottoressa Manuela Massimo Esposito, che aveva chiesto dure condanne per tutti gli imputati.
L’accusa nei loro confronti, a vario titolo, è di ricettazione, porto e detenzione di arma comune da sparo e di arma da guerra.

Sono imputati 

 

⁃ Cimmino Sabatino: anni 4 mesi 6 di reclusione (richiesta del Pubblico Ministero Dott.ssa Manuela Massimo Esposito: anni 9 di reclusione);
⁃ Esposito Gaetano: anni 4 mesi 2 di reclusione (richiesta del Pubblico Ministero Dott.ssa Manuela Massimo Esposito: anni 9 di reclusione);
⁃ Leshi Roland: anni 3 mesi 6 di reclusione (richiesta del Pubblico Ministero Dott.ssa Manuela Massimo Esposito: anni 6 di reclusione);
⁃ Mauriello Salvatore: anni 3 mesi 6 di reclusione (richiesta del Pubblico Ministero Dott.ssa Manuela Massimo Esposito: anni 6 di reclusione);
⁃ Di Matteo Antonio: anni 4 mesi 6 di reclusione (richiesta del Pubblico Ministero Dott.ssa Manuela Massimo Esposito: anni 9 di reclusione);
⁃ Fabbozzi Federico: anni 3 mesi 6 di reclusione (richiesta del Pubblico Ministero Dott.ssa Manuela Massimo Esposito: anni 6 di reclusione);
⁃ Mangiapile Antonio: anni 3 mesi 6 di reclusione (richiesta del Pubblico Ministero Dott.ssa Manuela Massimo Esposito: anni 6 di reclusione);
⁃ Pugliese Antimo: anni 3 mesi 6 di reclusione (richiesta del Pubblico Ministero Dott.ssa Manuela Massimo Esposito: anni 6 di reclusione);
Il collegio difensivo è composto dagli Avvocati Antonio Peluso, Luigi Poziello, Alessandro Caserta, Nunzio Mallardo, Giovanni Abbate, Giuseppe Pellegrino e Massimo Trigari, ha annunciato di ricorrere avverso la Sentenza innanzi alla Corte di Appello di Napoli per vedere tutelati gli interessi dei propri assistiti.

Nei veicoli avevano nascosto l’utile per compiere rapine: una mitraglietta “scorpion” con matricola abrasa e carica, una semiautomatica carica provento di furto 37 cartucce calibro 9, telefoni cellulari e poi falci, tronchesi, pinze, guanti, scaldacollo, berretti e giacche. Da indiscrezioni investigative pare che la banda stesse preparando una rapina ad una piantagione di marijuana. Tant’è che oltre alle armi (rinvenute in una delle due auto) sono stati trovati anche diversi oggetti per il taglio e la potatura degli arbusti, tra cui tenaglie, falci e forbici.

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