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mercoledì, Giugno 26, 2024
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“Gli amici di Arzano”, così il gruppo di Pescatore spaventò il titolare del bar

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Oggi è stato catturato Davide Pescatore, ras del clan 167 di Arzano. Insieme ai complici è stato di aver tentato un’estorsione ad un commerciante di Arzano. Lo scorso aprile gli uomini della squadra mobile di Napoli e quelli del commissariato di Frattamaggiore eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Antonio Alterio (classe 1994), Salvatore Lupoli (classe 1994) e Giuseppe Bussola (del 2001). Sono stati gravemente indiziati del reato di tentata estorsione continuata aggravata dal metodo mafioso. Pescatore risultò irreperibile al momento dell’esecuzione dell’ordinanza.

Gli agenti accertarono come i quattro, a partire dal 26 marzo 2023, avrebbero posto in essere condotte estorsive in danno del titolare del bar Bellagio di Arzano, pretendendo il pagamento di una quota estorsiva di 2mila euro mensili da versare per “gli amici di Arzano”.

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Alla luce degli elementi probatori raccolti dai predetti uffici investigativi supportati dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, la locale Direzione Distrettuale Antimafia ottenne il provvedimento restrittivo a carico di tutti gli indagati, per il reato di tentata estorsione continuata, aggravata dal metodo mafioso perché commessa al fine di agevolare il clan della “167 di Arzano”, egemone in quel territorio e di cui gli indagati sono tutti affiliati.

Catturato il latitante del clan 167 di Arzano, il ras era a Giugliano.

Oggi i carabinieri hanno atteso un suo passo falso, sin dall’otto marzo, quando sfuggì all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Dda di Napoli. Seguendo amici e parenti e, parallelamente, monitorando il web lo hanno trovato in una palazzina nel cuore.

In manette, Davide Pescatore, ritenuto elemento apicale del clan 167 di Arzano. Il 43enne è ritenuto gravemente indiziato di estorsione aggravata dalle finalità mafiose, commessa insieme ad altri 3 affiliati lo scorso marzo in un bar di Arzano.

Quando i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno scoperto quale fosse l’abitazione dove si nascondeva hanno interrotto la circolazione e circondato lo stabile. In azione anche i carabinieri della Compagnia di Giugliano, guidata dal capitano Andrea Coratza. Il centro storico di Giugliano è stato paralizzato e monitorato anche dall’alto con un drone. Alla fine i militari hanno bussato alla sua porta: Pescatore dormiva e non ha opposto resistenza. Ora il ras della mala di Arzano è in carcere.

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