Costatate le difficoltà che la separano dall’ottenimento di un lavoro stabile, dopo anni di studio e sacrifici, una giovane donna, presa da un momento di disperazione, non avendo più che fare, si sfoga su Tik Tok. E’ dopo la rivelazione di un animo a terra che scoppia una diatriba social sul problema del lavoro nel mondo moderno. Il video andato virale in pochissimo tempo racchiude un contenuto straziante. La giovane donna spiega quanto sia difficile trovare un lavoro che le attribuisca un salario dignitoso adeguato per le sue competenze. La ragazza spiega di avere, infatti, dei titoli che ha conseguito grazie ad una preparazione ben salda. Due lauree e conoscenza di tre lingue, pare che però, non bastino ai moderni datori di lavoro.
“Mi sento umiliata, questa è una vera umiliazione, sto girando in vari posti con i curricola in mano chiedendo se hanno bisogno di personale. La cosa più triste è che accetterei anche un salario minimo ma tutti mi dicono che non stanno cercando nessuno. Mi sa che dovrò fare la Tik Toker. Non posso però smettere di cercare, devo smettere di delirare, i soldi mi servono“. Queste le parole a tratti mozze pronunciate della ragazza intenta a trattenere le lacrime mentre la voce si continua a spezzare.
Oltre 10 milioni di visualizzazioni. Le persone commentano i disagi del mondo del lavoro
Il video che la donna ha pubblicato dove parlava delle problematiche incontrate nel tentativo di accesso al mondo del lavoro, hanno scaturito l’attenzione di numerosi utenti. Sono pervenuti tra i commenti una serie di testimonianze da parte di coetanei e persone che come lei, pur essendo ampiamente qualificate, non riuscivano a trovare il proprio posto nel mondo del lavoro. Al di là delle storie personali il resoconto tratto dai commenti andava a sentenziare l’organizzazione della società, il sistema educativo e l’ingresso dei giovani nel mondo adulto. Un altro punto toccato si fonda sulle risorse economiche offerte dal mondo del lavoro. La giovane donna espone l’importanza di stare bene con se stessi, di essere rispettati e non umiliati con salari bassi che non coprono i servizi offerti.
