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sabato, Aprile 20, 2024
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Holly e Benji finisce in tribunale, nel cartone spuntano immagini violente contro una donna

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Uno schiaffo dato da un personaggio di un cartone anni ’80 contro una donna è finito in tribunale. Il caso scoppia in Cile e riguarda un cartone iconica nell’infanzia della maggior parte dei maschietti, ‘Holly e Benji‘. Nella puntata numero 33 dell’anime, Julian Ross tira infatti uno schiaffo ad un’amica che aveva rivelato al mondo i suoi problemi di cuore. 

Nonostante il fatto che il calciatore sia veramente cardiopatico, una causa intentata in Cile vuole dimostrare che quel gesto equivarrebbe all’accettazione della violenza da parte di un personaggio maschile ad uno femminile.

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L’episodio incriminato di Holly e Benji

Nell’epidosio in questione, appare l’attaccante Julian Ross che tira uno schiaffo alla manager della squadra Amy Aoba. Quest’ultima, al termine di una partita, è preoccupata per le condizioni del suo calciatore al punto che ne rivela i suoi problemi cardiaci. Il giocatore del Mambo di Tokyo, però, avrebbe voluto custodire ancora il suo segreto. Per la messa in onda di quell’episodio, la televisioni pubblica cilena TVN era stata denunciata da una corte del paese e condannata, in prima istanza, a pagare 7mila dollari di multa. 

A rovesciare la situazione però ci ha pensato la sentenza di appello, in cui il giudice della Corte di Santiago ha giustificato il comportamento violento che appare in Holly e Benji visto che “una ragazza che lui (Ross) considera amica lo rivela al suo rivale, così lui schiaffeggia la ragazza in una frazione di tempo minore di un minuto, perché pensava che lei non avesse diritto di raccontare il suo segreto, in quanto avrebbe tolto al suo rivale il desiderio di competere; così facendo ha indicato alla ragazza la sua volontà di non vederla più intervenire nella questione”.

La spiegazione

Secondo quanto spiegato nella sentenza, il magistrato della corte cilena non ha ‘punito’ la tv perché quel gesto, seppur violenti e dato da un uomo ad una donna, non può considerarsi offensivo della dignità. Motivazione: la vittima ha ricevuto il ceffone non in quanto donna, ma in quanto amica sleale.

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