Continua il nostro reportage sulla situazione dei ponti di Napoli. Acqua sgocciolante che, come lascito delle recenti piogge, forma sul marciapiede dei piccoli acquitrini. Mura annerite, facciate ammuffite. Guardrail in parte divelti e, tutt’intorno, spazzatura abbandonata. Nei giorni post tragedia di Genova, è un quadro desolante rispetto alle condizioni di alcuni tratti dell’Asse Perimetrale ed Asse Mediano, nei pressi della Circumvallazione Esterna. Anche qui, nessun allarmismo o desiderio di infondere paura di imminenti crolli.
Ma è un fatto oggettivo che le strutture che sorreggono le autostrade gestite da Città Metropolitana necessitino di una particolare attenzione proprio per evitare possibili brutte sorprese. Anche perché la situazione appare simile in diversi punti. Come ad esempio nella zona di Casoria, in direzione di Volla e degli altri Paesi Vesuviani. Nei pressi di alcuni cantieri e aree adibite a deposito, il lento scorrere delle goccioline dimostra una certa permeabilità del cemento.
A dimostrarlo anche l’intonaco scrostato a sostegno del viadotto dell’Asse Mediano, fondamentale per raccordare l’area Nord a quella Vesuviana o per raggiungere mete come Sorrento e Castellammare di Stabia. Un automobilista, probabilmente uno dei gestori dell’attività del posto, insospettitosi della nostra presenza ci avvicina ed esclama: «Scusate, perché state scattando queste fotografie e a che cosa?» Quando lo tranquillizziamo sul motivo della nostra presenza e i soggetti delle immagini immortalate, ci dà il “lasciapassare’’: «Ah, allora fate bene se dovete fare delle segnalazioni. Qua è sempre così, ogni volta la stessa storia», prima di allontanarsi in auto.
MELITO – MUGNANO
All’altezza degli svincoli (parte di questi ancora chiusi) tra Melito e Mugnano ancora macchie di umido segno che chi di competenza non è passato proprio di recente a rendersi conto dello stato dei luoghi della Perimetrale. Proprio all’uscita automobilisti e centauri decelerano con ancora più attenzione viste le pozzanghere non ancora assorbitesi dopo il nubifragio di Ferragosto e del 16. Simbolo dell’abbandono, l’immensa mole di rifiuti nell’ex autorimessa nella quale, mentre immortaliamo, s’aggira un uomo in cerca chissà cosa.
Non va meglio per gli imbocchi alla Perimetrale. Quelli chiusi, oramai da decenni, sembrano presentare una qualche forma di instabilità che renderebbe lungo e laborioso il lavoro di collaudo e di riapertura, come pure avverrà per alcuni degli svincoli dell’Asse Perimetrale ed Asse Mediano messi a gara dalla Città Metropolitana. Senza contare della spazzatura giacente, compresa le siringhe usate dai tossicodipendenti.
