Nel podcast in otto puntate Cocaine Air, in arrivo sulle piattaforme dedicate il prossimo 23 luglio, il pilota Tirso “TJ” Dominguez parla al microfono di Johnathan Walton del suo lavoro alle dipendenze del super narcos colombiano. Si tratta della prima intervista l’ex criminale concede dal suo arresto in Florida nel 1988. Il lungo podcast vuole ricostruire come divenne il pilota preferito di Pablo Escobar. Tutto è anticipato da il Guardian, che ha potuto sentire in anteprima tutti gli episodi.
In Cocaine Air Dominguez svela come Escobar lo convinse ad andare a lavorare per lui: gli offrì cinque volte tanto quanto lo pagava la concorrenza. Il pilota arrivò a guadagnare 20 milioni di dollari al mese. “Avevo 30 Lamborghini e mi vestivo bene“ racconta Dominguez ricostruendo quegli anni con un tocco di vanità “Mi portavano l’auto che si abbinava alla camicia che decidevo di indossare quel giorno”.
“Escobar non significa niente per me”, parla il pilota
Dominguez ha affermato che la sua affidabilità alla fine ha catturato l’attenzione di Escobar, che ha cercato di reclutarlo nel suo cartello. Eppure Dominguez inizialmente non si è scomposto, affermando di essere soddisfatto di 4 voli al mese con un guadagno di 1 milione di dollari.
“Sarò onesto con te: Pablo Escobar non significava niente per me”, dice Dominguez a Cocaine Air. “Ero pieno di me stesso. Cammino sull’acqua, capisci? Guadagno 4 milioni di dollari al mese. Che diavolo c’è di male?”
Escobar si offrì quindi di pagare Dominguez per quattro voli al mese a 5 milioni di dollari a tratta. Il pilota pensò che 20 milioni di dollari al mese fossero troppi per rifiutarli. E racconta che fu allora che decise di iniziare a volare esclusivamente per il super narcos.