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sabato, Aprile 20, 2024
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Identificato il detenuto massacrato nel carcere in Campania: “E’ in coma”.

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Carceri sempre meno sicure in Italia e, in particolar modo, in Campania. E’ giallo su quanto accaduto nello scorso mese di agosto nel penitenziario avellinese di Bellizzi dove, negli ultimi giorni del mese di agosto, alcuni detenuti di origine italiana si sono introdotti all’interno di una cella occupata da detenuti stranieri per quella che sembrava una vera e propria spedizione punitiva. Secondo quanto diramato ieri dal sindacato della polizia penitenziaria, uno dei due detenuti coinvolti nel pestaggio sarebbe morto nell’ospedale Moscati di Avellino dove era stato ricoverato, mentre la seconda vittima avrebbe riportato fratture ad entrambi gli arti superiori.

In seguito alla diffusione della nota, però, i vertici dell’ospedale cittadino si sono affrettati a smentire quanto affermato dal sindacato della penitenziaria: il 25enne tunisino è in condizioni critiche, in coma, ma non è morto.

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L’episodio pone nuovamente al centro dell’attenzione l’insicurezza delle carceri italiane e in particolare quelle campane dove quotidianamente ormai si verificano episodi di violenza e l’illegalità, tra spaccio, estorsioni e introduzione di telefoni, continua ad essere dilagante. Proprio a tal proposito, il sindacato della Polizia penitenziaria chiede da mesi maggiori strumenti per il contrasto delle nuove emergenze riscontrate nel controllo dei detenuti.

È in condizioni critiche il detenuto 25enne tunisino picchiato selvaggiamente nella casa circondariale di Bellizzi Irpino lo scorso 20 agosto insieme a un connazionale rimasto gravemente ferito. Ad agire altri quattro ospiti del penitenziario. Per tutti è scattato il trasferimento in sedi carcerarie diverse.

Si è trattato di una vera e propria spedizione punitiva. Colpirono le loro vittime anche con alcuni oggetti e con uno sgabello. Dal giorno dell’aggressione, il 25enne è ricoverato in coma nel reparto di Rianimazione dell’ospedale «Moscati» di Avellino. La sua complicata situazione non comporta neanche un piantonamento costante.

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