Marco Raduano ha rilasciando diverse dichiarazioni sulla mafia del Gargano nel corso di una delle udienze del processo Omnia Nostra, nato dall’operazione che nel 2021 portò all’arresto di 32 persone. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa aggravata dalla disponibilità di armi, traffico di stupefacenti, tentato omicidio, porto abusivo e detenzione di armi, intestazione fittizia, autoriciclaggio, favoreggiamento personale, estorsioni, truffe aggravate, furto aggravato e ricettazione.
“I garganici venivano coinvolti nelle rapine ai blindati e ai caveau delle banche perché ritenuti bravi a sparare. Poi il giorno dopo tornavano sul Gargano e rubavano anche mucche per mille euro a testa. Lo facevano per evidenziare la loro umiltà. Gli animali erano un altro modo per controllare il territorio“, queste le dichiarazioni dell’ex boss e oggi pentito riportate dal Corriere delle Sera.
La cattura dell’ex boss Raduano
Nel febbraio del 2024 è finita la latitanza del boss della mafia garganica Marco Raduano evaso dal carcere di Nuoro l’anno prima. A quanto si apprende, l’uomo sarebbe stato catturato in Francia. Raduano, 40 anni, di Vieste, era evaso dal braccio di alta sicurezza del carcere calatosi dal muro di cinta del penitenziario con delle lenzuola annodate.
Marco Raduano era detenuto nel carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro in regime di alta sicurezza e su di lui gravano condanne che avrebbe dovuto finire di scontare nel 2046. Una ventina di giorni prima della fuga, il 3 febbraio dell’anno scorso, gli era stata notificata una nuova condanna diventata definitiva a 19 anni di reclusione, più tre anni di libertà vigilata, dopo che la Cassazione aveva giudicato inammissibile il ricorso da lui presentato.